4 suggerimenti per chi sta pensando di cambiare carriera

In questo momento storico nel mondo del lavoro si parla molto di Great Resignation, le “Grandi dimissioni”, e delle conseguenze che questo trend avrà sulla percezione della professionalità e sul concetto di mobilità professionale. Il fatto che se ne parli e che le aziende si interroghino su un approccio orientato ai dipendenti, mettendo le persone al centro, non solo è un ottimo segnale per il futuro dell’economia, ma è anche una buona occasione per chi sta pensando di cambiare lavoro. Se un tempo, infatti, chi decideva di cambiare professione era visto come un individuo ambizioso — perché aspirava a un avanzamento di carriera — o capriccioso — perché si lamentava, pur avendo la fortuna del posto fisso — oggi è considerato innanzi tutto come una persona che ha ben chiare le proprie priorità.

Cosa implica cambiare carriera

I cambiamenti di carriera possono spaventare, perché quasi sempre implicano nuove competenze da acquisire, persone da incontrare, colloqui da sostenere e, se tutto va per il verso giusto, responsabilità più grandi da assumere nel proprio ruolo. Visto che il bagaglio di difficoltà ha un certo peso, vale la pena cambiare lavoro, se si decide di cercarne uno che sia appagante. Il lavoro ha un notevole impatto sulla considerazione che hai di te, per questo è importante scegliere un ruolo che ti dia gioia e un senso di appartenenza più grande, la cosiddetta “missione”.

Cambiare carriera restando in azienda

Se stai cercando un nuovo lavoro, forse userai i canali più immediati, i primi che ti vengono in mente. Per esempio, fare ricerche mirate su Google, spulciare i siti appositi, passare in rassegna la sezione di annunci di LinkedIn. Sono tutte risorse valide, tuttavia non sono le uniche che hai a disposizione. Le opportunità di crescita professionale possono presentarsi sotto le forme più disparate, persino all’interno della stessa azienda in cui lavori. Soprattutto in quelle aziende in cui il fenomeno della Great Resignation ha portato una riflessione su priorità e obiettivi, potresti trovare delle posizioni aperte a cui non avevi pensato.

Se stai pensando di cambiare carriera, ti lascio 4 suggerimenti da tenere in conto, che possono aiutarti a orientarti o a mettere a fuoco aspetti che non avevi preso in esame.

1. Fai una revisione delle tue priorità

Prima di aggiornare il curriculum e buttarti a capofitto nella ricerca di un altro lavoro, interrogati sui tuoi obiettivi personali, prima ancora di quelli professionali. Questo suggerimento è forse il più importante di tutti perché, se non fai questa operazione preliminare, potresti ritrovarti a fare un altro lavoro che tra qualche anno ti stuferà, di nuovo. Questo accade quando identifichiamo il nostro valore con un ruolo professionale, anziché chiederci cosa desideriamo per la nostra vita. Fai un’analisi del punto in cui sei. I tuoi obiettivi personali sono ancora allineati con quelli professionali? Avere un certo tipo di stipendio o un ruolo di prestigio rispecchia ancora i tuoi valori? Una volta che avrai risposto in modo sincero a queste domande, parla con un amico fidato o con un mentore che conosce i tuoi punti di forza e fatti aiutare a chiarire i tuoi nuovi obiettivi lavorativi. Sarà più semplice con l’aiuto di una persona che sa guardarti in modo oggettivo perché non è coinvolta nel processo di cambiamento.

2. Mantieni la mente aperta

Quando riesci a mantenere il tuo orizzonte sgombro da preconcetti, saprai cogliere l’opportunità al balzo, se essa si presenterà sotto forme non convenzionali. Magari potrebbe contattarti un vecchio collega di lavoro per un ruolo che non avevi mai preso in considerazione. Anche se non è il ruolo a cui aspiri, potrebbe essere interessante esplorare anche questa possibilità. Prima di dire no a proposte di lavoro o opportunità che non avevi considerato, chiediti se le hai valutate a fondo. Se un ruolo ti porta fuori dalla tua zona di comfort, non è detto che non abbia del potenziale di crescita. Ogni sfida porta con sé l’opportunità di crescere. Prova a fare domande, a chiedere a chi in quel ruolo ci lavora già, valuta i pro e i contro e chiedi un parere a colleghi o persone di cui ti fidi per conoscere anche il loro punto di vista professionale. Se vuoi davvero cambiare per il meglio, non c’è bisogno di avere fretta.

3. Non sminuire la tua professionalità

Nelle conversazioni di lavoro, non solo nei colloqui ma anche nelle occasioni di networking, chi parla di sé sminuendosi è fastidioso almeno quanto chi esagera i propri meriti. Nell’ambito professionale avere ben chiari quali sono le competenze e le soft skills su cui puoi contare o i traguardi che hai raggiunto è una questione di obiettività. In fondo, trovare un nuovo lavoro è un po’ come una transazione: ci si basa su dati oggettivi e si fa leva sui vantaggi che chi “compra” otterrà dal suo nuovo acquisto. Per molte persone non sapersi vendere equivale a non avere una buona consapevolezza della propria storia professionale e a non darsi credito. Sono, invece, entrambe caratteristiche necessarie per funzionare al meglio in ambito lavorativo. Inoltre, riconoscere quanto vali aiuta il tuo cervello a essere più produttivo: se riconosci le tue vittorie, ne vorrai accumulare altre. È un circolo virtuoso che è positivo per te e per l’azienda che decide di assumerti.

4. Fidati del tuo istinto

Questo suggerimento ha a che vedere più con il mindset che con la performance ma potrebbe fare la differenza. Solo tu puoi sapere se è il momento giusto per cambiare lavoro, indipendentemente dalle circostanze esterne e dalle tendenze del tuo ambiente. Se senti che per te è arrivato il momento di andare oltre, di cercare un ruolo professionale che ti faccia crescere come persona, forse dovresti assecondare il tuo istinto. Riesci a visualizzarti nel ruolo dei tuoi sogni? Come ti sentiresti in quella nuova posizione lavorativa? Se ti fidi di te, del tuo valore, delle tue competenze, il grosso è fatto. L’incertezza può essere quella “scomodità” di cui hai bisogno per fare un cambiamento significativo. Non lasciare che a guidarti nelle scelte sia la paura ma il desiderio di metterti alla prova in situazioni nuove che ti permettano di fare una crescita. Non ti sto suggerendo di buttarti senza avere un piano B o un progetto chiaro, ti sto invitando a dare ascolto non solo alla razionalità ma anche alla voce del tuo mentore interiore, che sa cosa è meglio per te.

Se la Great Resignation ci ha insegnato qualcosa, è che non possiamo più permetterci di accontentarci. Un tempo il lavoro era un modo per pagare le bollette e accendere un mutuo, oggi andiamo verso una concezione nuova in cui la soddisfazione personale non può essere slegata da quella professionale. Il lavoro non è solo lavoro ma può diventare una forma di espressione dei propri talenti. Tienilo a mente se stai pensando di cambiare ruolo.

Se hai dei dubbi da chiarire e ti sembra di non aver focalizzato bene i tuoi desiderata in ambito professionale, valuta un percorso di career coaching con i nostri coach professionisti. È la tua vita, vivila consapevolmente.

Francesca Zampone coach

Autore: Francesca Zampone

Nel 2011 ho fondato Accademia della Felicità. Sono nata nel 1971, vivo e lavoro a Milano, ma Londra è la mia città del cuore. Sono appassionata di comportamento umano, musica, letteratura, cinema. Negli ultimi anni mi sono specializzata in coaching delle relazioni e ho sviluppato un mio sito web dedicato dove tratto queste tematiche. Ho scritto diversi libri. Per Giunti Editore sono usciti 6 volumi tematici con esercizi di coaching e crescita personale. Per Rizzoli è uscito il saggio L'Accademia della Felicità, che racchiude la mia esperienza come coach e tutto quello che ho imparato sulla felicità.

Commenta l'articolo

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *