La resilienza ci aiuta ad affrontare la vita
In questo articolo non ci addentriamo nell’etimologia della parola resilienza, già largamente dibattuta e trattata negli ultimi anni (dei quali è stata l’araldo e una delle parole più usate e abusate), bensì vogliamo dare una traccia e degli spunti utili a tutti per stimolare una mentalità diversa, meno vittimista e più positiva nei confronti della vita e della sua imprevedibilità.
Perché una cosa è certa e non possiamo fare finta di niente: la vita è imprevedibile, ci sono alti e bassi, svolte e cambiamenti, novità. Possiamo sbagliare, avere successo, provare gioia o dolore. La vita è un viaggio nell’incertezza e alle volte può essere difficile navigare a vista. Possiamo però fare nostre alcune strategie che ci aiutano ad andare avanti e a crescere.
Come si diventa persone resilienti?
Questo genere di strategia, sono le strategie di resilienza. Se ci mettessimo a osservare le persone resilienti, ci accorgeremmo che hanno in comune alcuni comportamenti e alcune abitudini rinforzanti che potrebbero essere utili anche a noi per essere più preparati ai cambiamenti e agli imprevisti.
Con questo articolo vogliamo scoraggiare ogni fatalismo sul cambiamento e le idee preconcette per cui non tutti ce la fanno e hanno le stesse possibilità. La resilienza non è un dono riservato a pochi eletti, ma anzi può essere coltivata e allenata ogni giorno da tutti. Come? Vediamo quali sono i comportamenti virtuosi che accomunano le persone più resilienti e a farli nostri.
Le 7 abitudini chiave per sviluppare la resilienza
Quelle che seguono sono 7 abitudini che accomunano le persone resilienti e che anche noi dovremmo provare a mettere in pratica per essere pronti a rimetterci in piedi quando la vita ci pone delle sfide, dei fallimenti o dei cambiamenti importanti. Siamo consapevoli che fare nostre queste abitudini può non essere semplice, perché è necessario prendere coscienza dei nostri pensieri, azioni, idee e comportamenti per operare un cambiamento .
1. Coltivare il pensiero positivo
Le persone resilienti sono generalmente ottimiste e pensano in modo positivo. Essere positivi non significa solo essere gentili e di aiuto agli altri, ma significa saper parlare a se stessi utilizzando un linguaggio positivo. Il linguaggio delle persone resilienti si concentra su ciò che vogliono ottenere e dirige i loro pensieri e le loro azioni verso l’obiettivo.
Ecco 3 suggerimenti per poter sviluppare un pensiero e un linguaggio positivo:
- Conoscere il risultato desiderato e le emozioni che vorresti provare. Cosa vuoi provare? Cosa vuoi sentire? Cosa vuoi raggiungere? Quale è l’azione che ti porterà alla meta? Quali convinzioni devi avere per riuscire ad arrivare dove vuoi arrivare? E’ necessario vedere tutto in una prospettiva allargata e lasciare che la visione ci ispiri a proseguire.
- Porsi delle domande migliori. Le domande attivano il pensiero quindi dobbiamo evitare di farci domande che stimolino il pensiero negative. Ad esempio: perché mi sta accadendo ciò? Me lo merito? Come potrò fare? Questa tipologia di domande tende ad attivare il pensiero e farlo concentrare sul lato negative delle situazioni.
E’ quindi importante porsi delle domande che ci aiutino a vedere anche il lato positivo, perché in questo modo sarò più facile intraprendere azioni efficaci. Ad esempio potremmo chiederci: “Cosa posso fare per far funzionare questa situazione?” Oppure: “Come questo evento mi potrà aiutare ad essere più forte?”. “Di che genere di aiuto ho bisogno in questo momento?”. Nota come queste domande aiutino a vedere il risultato in maniera più positiva.
- Focalizzare il tuo linguaggio verso il risultato. Se, ad esempio, il tuo obiettivo è rimanere calmo e concentrato allora dovresti provare ad eliminare ogni frase del tipo: “Non voglio sentirmi stressato o ansioso”. E’ meglio dirsi : “Voglio sentirmi calmo e concentrato”. Più sarai specifico più la direzione verso cui muoverti ti apparirà chiara. La comunicazione si sposta da “vado via da…” a “voglio andare verso…”.
2. La capacità di reinventare se stessi
La natura si muove secondo dei cicli e lo stesso vale per noi. Arriva l’autunno, gli alberi perdono le foglie, sembra che non possano più vivere e invece stanno solo liberandosi del vecchio per far spazio al nuovo, in primavera. E’ solo grazie all’autunno che la primavera può essere colorata, frizzante e piena di profumi. Spesso noi tendiamo a rimanere ancorati ad alcune situazioni perché abbiamo paura di cambiare e temiamo ciò che non conosciamo. E così non cogliamo nuove opportunità che ci consentirebbero di reinventare noi stessi e e di crescere. Siamo restii ad abbandonare le cose note.
Spesso capita che qualche esperienza arrivi a conclusione, un lavoro, una relazione e noi sentiamo che siamo arrivati al capolinea e non riusciamo a vedere un nuovo futuro per noi. Essere resilienti ci consente di accettare la fine di ogni esperienza per reinventare noi stessi ed essere più forti, coraggiosi, saggi e migliori. In pratica ci consente di crescere ed evolvere.
Non possiamo sapere cosa ci riserva la vita e quali opportunità potremo avere: se siamo in grado di far terminare un ciclo o un’esperienza allora possiamo rinascere, crescere e trasformaci.
3. Visione, obiettivi e valori
Le persone resilienti fissano degli obiettivi, hanno chiaro cosa vogliono raggiungere e quali valori li guideranno verso il risultato. Se non hai una chiara visione allora questo è il primo punto su cui lavorare. Scrivi come ti vedi tra un anno, tra 5, tra 10 e tra 20. Questo esercizio ti aiuterà a chiarire la tua direzione.
Gli obiettivi , invece, ci aiutano a concentrarci sulla direzione da mantenere. Definisci degli obiettivi chiari e specifici che siano in linea con la tua visione. Suddividi ogni obiettivo in obiettivi più piccoli su cui ti concentrerai con più facilità. I tuoi obiettivi ti aiuteranno ad evitare di essere distratto o portato fuori strada. Se capita qualche imprevisto o qualcosa va storto puoi rivedere la lista degli obiettivi e modificarla sempre tenendo presente la tua direzione e visione.
I valori sono la chiave delle emozioni che vorremmo provare ogni giorno. Una volta che hai definite i tuoi obiettivi prova a chiederti: “Come mi sentirò una volta raggiunto questo obiettivo?” ”Cosa questo obiettivo porterà nella mia vita?”
Goia, felicità, coraggio, integrità, potere, gratitudine, amore, fiducia… sono solo alcune delle possibili risposte.
4. Focalizzarsi sulla soluzione
Quando ci si focalizza sul problema, il problema rimane; quando ci si focalizza sulle soluzioni, allora il problema ha i minuti contati. Molto spesso tendiamo a focalizzarci sui problemi e ci continuiamo a pensare all’infinito a quel problema, analizzandolo da ogni possibile angolazione. Ci riesce difficile cercare di staccarci dalla situazione per vedere tutto in una nuova prospettiva più ampia. Se ci staccassimo dal problema, ci renderemmo conto che esiste sempre almeno una soluzione possibile.
5. Mind management
Quando abbiamo paura siamo intrappolati nel meccanismo mentale: scappa/combatti/bloccati, un vecchio e istintivo sistema di difesa che un tempo consentiva di metterci al sicuro dai pericoli. Se riuscissimo invece a ritrovare la calma e agire con razionalità sarebbe più semplice prendere le giuste decisioni, comunicare meglio a noi stessi e agli altri le nostre intenzioni ed essere più efficaci e meno reattivi. Ognuno ha le proprie tecniche per ritrovare la calma: concentrarsi sul pensiero è una possibile opzione.
6. I tre fondamenti della salute mentale
I 3 fondamenti sono: gratitudine, fiducia e capacità di credere in se stessi, e ci permettono di far fronte a tutto ciò che può accadere.
- La gratitudine ci consente di focalizzarci su ciò che abbiamo, piuttosto che su ciò che non abbiamo. Ci consente di vedere i lati positivi delle cose e di trovare qualche aspetto buono nella nostra vita. Praticare la gratitudine migliora il nostro atteggiamento e la nostra energia e consente al cuore di essere aperti a nuove opportunità.
- La fiducia è l’opposto della paura. Senza la fiducia interiore saremmo in uno stato di costante preoccupazione. Quando hai fiducia in te, ti senti più forte e sei portato a correre dei rischi. La fiducia ti consente di fronteggiare l’incertezza perché sai che qualsiasi cosa accada, sarai in grado di gestirla.
- Credere in se stessi è un altro asset importante della resilienza. Quando credi in te stesso ti focalizzi sui tuoi punti di forza. Credere in se stessi è indispensabile per non perdere l’entusiasmo e la passione e per non farsi demoralizzare dalle critiche altrui.
7. Cambia modo di pensare al fallimento
Una delle paure più grandi è quella di fallire. Temiamo il nostro giudizio e quello degli altri. Questa paura ci fa rimanere bloccati in situazioni spiacevoli, non ci fa percorrere nuove strade, cogliere nuove opportunità o correre dei rischi. Per sviluppare la capacità di resilienza è indispensabile cambiare il significato e il modo in cui pensiamo al fallimento.
Una delle citazioni più significative riguardo al cambiamento dice: il fallimento non esiste, esistono solo dei feedback. Se abbracciamo questa prospettiva, possiamo utilizzare i nostri errori e le critiche come feedback per migliorare, crescere e fare meglio la prossima volta. La resilienza, in questo caso, si può accrescere imparando ad assorbire gli urti che ci arrivano sotto forma di critiche sul lavoro o nelle nostre relazioni e interazioni con gli altri.
Queste 7 abitudini aiutano a costruire i muscoli della resilienza e aiutano a proseguire sulla nostra strada riuscendo ad affrontare ogni sfida che la vita ci riserverà.
Se vuoi allenare la tua resilienza, ti suggeriamo il libro di esercizi “Allena il tuo Coraggio”, scritto dalla nostra master coach Francesca Zampone per stimolarti ad avere coraggio ogni giorno, aiutarti a uscire dalla zona di comfort e diventare una persona più fiduciosa in te stessa.
Grazie delle mille sfaccettature per ritrovare i sassolini per arrivare al mio nuovo io…..
Senza me sarei persa!!!
Io sono abbastanza resiliente….. Resisto agli e uso questi urti per rialzarmi..
Il mio umorismo fa il resto!!!
Utile ricordarsi da che parte si parte. ….
Grazie per queste 7 regole. Le ho trovate utili. E hanno confermato il mio pensiero.