Quando iniziamo a “mettere ordine” dentro di noi, cominciamo anche a provare fastidio per il disordine fuori di noi. Questo succede perché valutiamo cosa funziona e cosa no, cosa tenere e cosa lasciar andare. Di riflesso, anche l’ambiente che ci circonda assume, in tal senso, un valore simbolico.
Come fare il decluttering della casa
Potrebbe essere arrivato il momento di dedicarti al decluttering, ovvero di liberarti di tutto ciò che non ti serve più. Il decluttering non è una rinuncia o una privazione, è piuttosto un modo di fare scelte per ridurre all’essenziale e per creare spazio per quello che deve ancora arrivare.
Come procedere a un decluttering che funzioni davvero:
- Pianifica ogni passaggio. Metti in agenda un appuntamento per il decluttering un pomeriggio a settimana, con l’obiettivo di riordinare una stanza al mese. Dividi ogni stanza in aree da sistemare. In questo modo la mole di lavoro ti sembrerà meno soffocante e non ti scoraggerai.
- Prima di affrontare l’obiettivo del giorno, assicurati di avere tutti gli strumenti necessari: scatoloni di cartone, scatole di plastica dura, sacchi dell’immondizia di diverse dimensioni e poi l’occorrente per pulire le superfici.
- Dividi gli oggetti da eliminare in pile o mucchi, a seconda della fine a cui li hai destinati, così ti sarà più semplice fare pulizia. Apparecchiature elettroniche rotte o malfunzionanti vanno smaltite in appositi contenitori, così come le pile esauste e i medicinali scaduti.
- Inizia da una stanza qualunque della tua casa. Chiudi gli occhi e, quando li avrai riaperti, guarda quella stanza come se la vedessi per la prima volta. Cosa vedi? Forse ci sono oggetti che hai amato e che hai tenuto solo per motivi sentimentali, oppure regali di persone care che non hai mai avuto il coraggio di buttare via. Ci sono suppellettili e gadget di vario tipo che fanno talmente parte del tuo panorama quotidiano da averne dimenticato perfino l’esistenza, oltre alla funzione.
- Osserva ogni oggetto con l’idea della semplificazione e dedica a ciascuno di essi la giusta attenzione. Chiediti:1. se ti piace ancora; 2. se è utile; 3. se ha un valore sentimentale. Ogni oggetto che non soddisfa uno di questi tre criteri va messo da parte.
- Passa al “mondo sommerso”. Una volta che avrai finito con mobili, oggetti, elettrodomestici e tutto ciò che è a vista, è il momento di affrontare ciò che non si vede, ossia ciò che è chiuso in armadi, cassetti, scatole, credenze.
- Non tutto ciò che elimini va buttato via. Magari tu odi cucinare ma hai un’amica che impazzirebbe per il cannello per caramellare. Tutti gli abiti che non indossi più potrebbero essere donati alla Caritas o ai negozi second hand. Puoi donare i libri alla biblioteca del tuo quartiere. Puoi trovare tanti modi creativi e utili di condividere con gli altri ciò che non è più funzionale per la tua vita.
Imparare a selezionare
Un consiglio: quando non sai se tenere o meno un oggetto perché magari “un giorno” potrebbe tornare utile, buttalo via. Se non l’hai usato finora, vuol dire che puoi farne a meno per sempre. Quando avrai finito questo duro lavoro, avrai intorno a te solo degli oggetti che ti piace guardare ogni giorno, che ti rappresentano e che usi davvero. Se impari a selezionare, a scegliere, a tenere e custodire solo ciò che è importante per te, potrai applicare gli stessi principi anche alla sfera delle relazioni, dei sentimenti, delle emozioni. Il fine ultimo è sempre liberarsi di ciò che non ti fa (più) felice.
Affrontare l’horror vacui
Il decluttering avrà portato, come conseguenza, un bel po’ di spazio vuoto. In generale, chi più chi meno, sperimentiamo tutti l’horror vacui, la paura degli spazi vuoti. E così riempiamo: di oggetti, di relazioni, di impegni. Nella cultura orientale il vuoto è “pieno” di infinite possibilità, è libertà assoluta perché è un contenitore di potenzialità non ancora espresse. Dovremmo imparare anche noi a condividere questa visione, in modo da rivalutare il vuoto. Come si fa? Crea fisicamente un po’ di vuoto. Puoi, ad esempio, liberare una parete in una stanza e divertirti a guardare gli oggetti da un’altra prospettiva. Libera un ripiano di una libreria, sposta dei mobili, immagina di guardare quegli spazi come se fossero nuovi. Stai col vuoto, resisti alla tentazione di riempirlo. Poco per volta, quel vuoto assumerà un valore diverso.
Il decluttering della casa, oltre ai benefici di tipo pratico, ne ha uno non trascurabile dal punto di vista del potere personale: la consapevolezza che, anche se non siamo in grado di esercitare un controllo sugli eventi esterni, siamo perfettamente in grado di controllare le nostre risorse interiori e possiamo decidere di incanalarle in una direzione di benessere.