Il lavoro dei sogni esiste? Io credo che esista il lavoro giusto per ciascuno di noi, in una fase precisa della nostra vita. Ti lascio alcuni spunti per approfondire il tema e innescare una riflessione.
E se invece di cercare il lavoro dei sogni ti godessi semplicemente il viaggio?
C’è molta pressione sociale riguardo al concetto di “lavoro dei sogni”, considerato alla portata di tutti e, in definitiva, l’unico obiettivo professionale che vale la pena perseguire. Così — pensiamo — quando finalmente otterremo il lavoro dei sogni, perfetto in ogni suo aspetto, saremo felici e potremo goderci la vita. Questa narrazione collettiva spesso fa sì che le persone si sentano insoddisfatte del loro lavoro e, di conseguenza, della loro vita. La verità è che durante la nostra esistenza cambiamo lavoro varie volte e, a ogni nuovo ruolo, acquisiamo delle conoscenze in più, che non riguardano solo le skills professionali ma anche il nostro modo di funzionare in certi contesti. Ogni lavoro ci fa scoprire talenti, porta alla luce aspetti di noi che non avevamo ancora esplorato. Anziché incaponirci a trovare il lavoro dei sogni, potremmo goderci il viaggio e ridefinire interessi e obiettivi in base a quello che emergerà durante il cammino.
I sogni cambiano, insieme a te
È possibile che tu possa trovare il lavoro che hai sempre sognato, con le caratteristiche perfette, quello che dà voce ai tuoi talenti e alle tue passioni. Ma nessun sogno dura per sempre. Noi cambiamo, ci evolviamo, i nostri interessi e le nostre passioni cambiano con noi man mano che facciamo esperienza. Questo vuol dire che a un certo punto persino il lavoro dei sogni non ti rispecchierà più, comincerà a starti stretto e tu ti sentirai in colpa, chiedendoti perché non riesci più a essere felice al lavoro se hai tutto ciò che sognavi da sempre. Se dovesse succedere, sospendi il giudizio e metti alla prova i tuoi sogni: sono ancora quelli che avevi anni fa? Non aver paura di cambiare: è molto più pericoloso restare all’interno della gabbia dorata di un sogno che non ti rappresenta più.
Qual è la tua definizione di lavoro dei sogni?
Proprio perché cambiamo, cambia anche il nostro concetto di lavoro dei sogni, un concetto che non è statico ma si modifica in base a una serie di parametri. Non sono solo i nostri interessi a cambiare nel tempo, cambiano infatti anche priorità, bisogni, desideri. È possibile che in una fase della nostra vita guadagnare un certo stipendio non sia un elemento determinante nella nostra concezione di lavoro dei sogni, mentre in un’altra fase il fattore finanziario abbia un peso maggiore rispetto ad altri fattori più concettuali. Quando non stai più bene al lavoro, quando provi frustrazione, noia, demotivazione, tra le varie domande che puoi farti ridefinisci la tua personale interpretazione dell’espressione “lavoro dei sogni”. Quali caratteristiche deve avere in questa fase della tua esistenza il tuo lavoro per rispondere davvero alle tue esigenze?
Chi vuoi essere conta più di ciò che fai per vivere
Ho lavorato con molti manager considerati di successo e con persone in posizioni apicali che, a un certo punto, andavano in crisi e si domandavano “è tutto qui?”. Tanto affanno, tanti sacrifici, tanto lavoro per arrivare ad avere uno status che, visto dall’esterno, era invidiabile ma che non era capace di colmare un vuoto interiore. Questo avviene quando perseguiamo una professione partendo dalla domanda “cosa voglio fare?”. Non è una domanda sbagliata, in generale, solo che non tiene conto della persona in tutta la sua complessità. Una domanda più illuminante potrebbe essere “che tipo di persona voglio diventare grazie al lavoro che svolgo?”. Rispondere a questa domanda ti farà interrogare sui tuoi valori, su come vuoi vivere la tua vita, evitando di focalizzarti solo su un ruolo o un risultato professionale.
Puoi realizzarti anche fuori dal lavoro
Passiamo la maggior parte della nostra giornata al lavoro, per cui è naturale che vogliamo svolgere una professione che ci appaghi e ci gratifichi. Allo stesso modo è comprensibile che cerchiamo un lavoro che metta a frutto i nostri studi, le nostre competenze e le nostre attitudini. Ci sono molte persone che si identificano con il lavoro che svolgono, da cui fanno dipendere il loro valore intrinseco. Tuttavia, ciò che ci dà gioia e che ci motiva può trovare posto anche al di fuori del lavoro. Possiamo coltivare passioni e interessi, manifestare talenti e metterci alla prova anche in attività che con il lavoro non hanno nulla a che vedere. Non è detto che le passioni debbano per forza pagare le bollette. Ci sono casi in cui possiamo separare i piani e fare in modo che il lavoro riempia il nostro conto in banca mentre le passioni al di fuori del lavoro riempiano di senso le nostre giornate.
È tutta questione di mindset
Sto per dire una verità un po’ scomoda: non c’è nulla che possa darti soddisfazione e riconoscimento se non sei tu, in prima persona, a pensare di meritartelo. Ogni volta che cerchi conferme all’esterno, stai evitando di fare il lavoro più importante: guardarti dentro e affrontare le tue zone d’ombra. Se è così, anche se ottieni quello che ritieni essere il tuo lavoro dei sogni, ti sembrerà di non avere ancora raggiunto ciò che desideri e sposterai l’asticella sempre più in alto, in una sequenza di obiettivi che saranno più sfidanti ma anche più estenuanti da raggiungere. Se è questo il tuo caso, ti suggerisco di tornare alle origini e di domandarti cosa ti fa star bene, indipendentemente dal lavoro. Fai una lista di attività e prova a riempire tutti i giorni la tua riserva di benessere e soddisfazione. Probabilmente il tuo concetto di lavoro dei sogni cambierà, perché sarà cambiato il tuo mindset.