Dire di sì quando vorresti dire di no

Hai mai sentito parlare di assertività? L’assertività è la capacità di esprimere le proprie opinioni e la propria volontà senza temere il giudizio dell’altro, senza cercare di compiacerlo e tenendo a bada l’emotività. Una comunicazione assertiva è caratterizzata da un tono fermo e deciso, mai prepotente, e da un atteggiamento volitivo ma non prevaricatore. Uno dei temi appartenenti alla sfera dell’assertività è la capacità di dire di no. Dire di no non è affatto immediato, spesso anzi prevede un vero e proprio lavoro. È un tema che non riguarda soltanto le persone timide e insicure perché ha uno spettro molto ampio e motivazioni molto diverse tra loro.

Perché diciamo di sì quando vorremmo dire di no?

Ogni persona ha una propria storia e funziona in modo differente. Esistono molte ragioni diverse per cui abbiamo difficoltà a dire di no e molte di esse solo legate all’educazione che abbiamo ricevuto. Tuttavia, ci sono ragioni che, più di altre, accomunano molte persone:

  • Ci è stato insegnato che dire di no non è carino. Per quanto banale possa sembrare, uno dei motivi principali per cui facciamo fatica a dire di no è che viviamo nella società delle buone maniere. Ci è stato insegnato che non sta bene declinare un invito o una richiesta. Dobbiamo essere persone gentili e le persone gentili dicono di sì anche quando vorrebbero dire di no, giusto?
  • Abbiamo paura del conflitto. Non ci piace l’idea che gli altri siano arrabbiati con noi o che ci critichino. Per questo motivo evitiamo di dire di no quando questo comporterebbe entrare in conflitto con qualcuno, sia esso il nostro partner, un amico o il nostro capo.
  • Temiamo di non essere amati. Da bambini ci viene insegnato a non andare contro l’autorità: dobbiamo fare tutto ciò che ci dicono genitori, insegnanti e altre figure adulte di riferimento. Siamo portati a obbedire non solo per paura di essere puniti, ma anche perché impariamo che esaudire i desideri altrui è un modo di farsi amare. La convinzione secondo cui, se non facciamo ciò che ci viene richiesto, non saremo amati, si radica in noi e ce la portiamo dentro anche nell’età adulta.
  • Vogliamo essere accettati dal nostro gruppo. Tutti sperimentiamo il bisogno di appartenere a un gruppo, di sentirci parte di una comunità. Ogni gruppo ha delle regole non scritte di comportamento, a cui crediamo di doverci conformare. Ecco perché fatichiamo a dire di no in situazioni condivise da più persone della nostra comunità di appartenenza.
  • Non vogliamo deludere o ferire qualcuno. Con le persone che ci stanno a cuore, è difficile dire di no perché non vogliamo ferire i loro sentimenti o fare qualcosa che li scontenterebbe. In generale, molti di noi ritengono che compiacere l’altro sia un valore da coltivare, perché è una dimostrazione di amore e considerazione nei confronti dell’altra persona. Eppure, dicendo di sì quando vorremmo dire di no non mostriamo lo stesso riguardo nei nostri confronti. Senza contare il fatto che, pur di non ferire le persone care, tradiamo un altro valore importante: l’autenticità.

Suggerimenti per imparare a dire di no

Esistono varie tecniche e suggerimenti per imparare a dire di no. Ne ho selezionati 5 che per me si sono rivelati efficaci e che le mie clienti hanno sperimentato con soddisfazione.

  1. Acquisisci consapevolezza. In quali circostanze e con quali persone ti riesce più difficile dire di no? Crea la tua personale mappa delle situazioni ricorrenti e cerca di individuarne i punti critici. Magari senti pressione o ti sembra di essere giudicato male. Se impari a conoscere le situazioni e i meccanismi potenzialmente “pericolosi”, quando ti si presenteranno sarai meno impreparato e riuscirai ad avere più facilmente con il tuo interlocutore una conversazione assertiva.
  2. Prendi tempo. Quando riceviamo una richiesta che non ci aspettiamo, il nostro istinto ci fa dire di sì in automatico, perché non abbiamo tempo per formulare una motivazione strutturata e convincente del nostro rifiuto. In questi casi può essere molto utile prendere tempo, riservarsi di rispondere dopo un paio di giorni o dopo aver controllato l’agenda, ad esempio.
  3. Tieni delle frasi standard a portata di mano. Ci sono delle situazioni in cui una frase di convenienza può salvarti la vita. Frasi semplici, come “mi dispiace, non posso” o “grazie per aver pensato a me ma ho già un impegno in quella data”. Frasi che siano al contempo assertive e gentili, che non ti facciano sentire a disagio a dire di no. Trova quelle più coerenti con il tuo modo di essere e non farti problemi a usarle al momento opportuno.
  4. Di’ di no spiegando il perché. Se il rapporto con la persona te lo consente, prova ad esprimere in modo aperto e diretto il tuo rifiuto, spiegando le tue motivazioni. Renditi vulnerabile, non aver paura di manifestare le tue emozioni e di comunicare i tuoi bisogni. Sono pronta a scommettere che la reazione dell’altra persona ti sorprenderà in modo positivo.
  5. Mantieni dei confini netti. Se la richiesta arriva da una persona a cui non puoi proprio dire di no, perché magari è il tuo capo e ci sono delle dinamiche relazionali complesse, un modo per andare incontro all’altro senza, per questo, mancarti di rispetto è stabilire dei confini che l’altra persona non deve oltrepassare. Puoi decidere, per esempio, che una volta ogni tanto è sostenibile dire di sì a un’ora di straordinario senza preavviso, mentre non è tollerabile fermarti oltre l’orario di lavoro tutti i giorni. Ma ricorda: una volta stabiliti i tuoi confini, devi impegnarti tu per primo a farli rispettare.
Giovanna Martiniello

Autore: Giovanna Martiniello

Sono un’introversa ipersensibile con la passione per le storie. Ho l'inquietudine tipica di chi è vissuto a lungo su un suolo vulcanico. Vivo in collina ma non potrei stare senza la città. Nel 2017 ho frequentato il Master in Coaching di Accademia della Felicità, ho mollato il posto fisso e mi sono abilitata come coach. Mi occupo di scrittura autobiografica per la comunicazione, integrando la metodologia del coaching nelle mie competenze di scrittura.

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