Cosa sarà poi questa autostima? Alzi la mano a chi di voi è stato inculcato nel cervello che avere una buona autostima vuol dire essere vanitosi. Per chi non può vederlo, la mia è sollevata.
L’autostima non ha nulla a che fare con la vanità o l’egoismo. Vanità ed egoismo partono infatti da critiche e giudizi, mentre l’autostima si siede esattamente dall’altro capo del tavolo.
Avere stima di noi stessi vuol dire conoscerci nel profondo, sapere chi siamo e cosa vogliamo, fronteggiare i lati di noi che non ci piacciono e accettare tutto il pacchetto capendo che meritiamo tutto l’amore del mondo.
Fondamentale allora è prendersene cura, coltivarla: eppure, tra tutte le relazioni che abbiamo nella nostra vita, quella con noi stessi è quella che trascuriamo e sottovalutiamo di più. Pensiamo sia secondaria, e invece ha impatto sulla nostra capacità di realizzare i nostri sogni e su come ci relazioniamo con gli altri.
Quindi? Da dove si parte per volersi bene? Si parte da te. Proprio così, si parte dal semplice gesto di riuscire a dirti “IO SONO UNICA”, magari guardandoti allo specchio!
Dura eh?
Quando scrivo “unica” non intendo certo fisicamente perfetta, super intelligente; parlo semplicemente della capacità di rivolgere l’attenzione a tutto ciò che di noi funziona e ne vale la pena. E’ un po’ come tornare indietro nel tempo a quando eravamo bambine e ci sentivamo al massimo anche con i bordi della bocca tutti sporchi di nutella: allora esistere era abbastanza.
Alla fine è solo una questione di scelta: nessuno può farci sentire all’altezza o meno di una situazione, siamo noi a dargliene la possibilità; nessuna affermazione che ci viene rivolta ha valore se non quello che noi decidiamo di attribuirle. Anche nei momenti più schifosi abbiamo la capacità di scegliere su cosa vogliamo focalizzarci: su quello che funziona e su ciò che di bello ci circonda, oppure su ciò che non funziona?
Proviamo a renderci più difficile l’autocritica preparando un piccolo foglietto con una lista di cose che ci piacciono di noi da tirare fuori nei momenti di difficoltà.
Elenca almeno 15 cose che ti piacciono di te stessa (non fare la timida perché la lista serve solo a te).