Qual è il senso della vita? È un interrogativo che ci siamo posti tutti almeno una volta da adolescenti. È comprensibile: è una domanda cardine, una di quelle che ti fanno mettere in viaggio, in cerca dei tuoi valori e delle caratteristiche uniche della tua identità personale.
Da adulti, in una fase in cui la nostra vita dovrebbe essere in buona parte avviata e priva di grandi sorprese, arriva un momento in cui quella domanda riemerge. C’è chi abbraccia il senso di missione e si chiede quale sia il ruolo che è destinato a svolgere. C’è chi si domanda, con delusione e disincanto, se vivere sia tutto qui – lavoro, partner, figli, amici, gatti, vacanze. C’è chi ha la sensazione di essere fuori posto e si augura che, col tempo, quel senso di non appartenenza svanisca. C’è chi ritiene di essere destinato a qualcosa di più grande e resta in attesa che arrivi l’occasione di riscatto.
Qualunque sia il nostro approccio, la domanda rimane: cos’è che dà senso alla nostra vita? È una domanda che può generare malessere e smarrimento. Forse è arrivato il momento di dare la nostra risposta a quella domanda e di vivere in accordo con essa, con pienezza e di soddisfazione. Come fare? Ti do 4 suggerimenti e un bonus.
1. Accogli le emozioni, anche quelle negative
Se avverti un senso di vuoto, di ansia, di tristezza, di solitudine, serve a poco far finta che vada tutto bene o ripeterti che in fondo non ti manca niente e non hai nulla di cui lamentarti. Non giudicare le emozioni, hanno la funzione fondamentale di comunicarti qualcosa di importante, che non ti permetti di far emergere in modo diverso. Non è così semplice lasciare campo libero alle nostre emozioni. Ci è stato insegnato a non fidarci di loro, abbiamo fatto nostra la convinzione che “non è successo niente, dobbiamo smettere di piangere e di lamentarci”. Quindi dovrai fare uno sforzo per metterti in ascolto delle sensazioni che provi. Entra in contatto con loro, diventa consapevole di ciò che senti, chiamale per nome e parti da lì. Ti può essere molto utile tenere un diario delle tue emozioni, dare loro una forma scritta, capire quali sono quelle che si ripetono e che sono più insistenti. Un piccolo trucco per bypassare il critico interiore: se scrivi con la mano destra, usa la sinistra e viceversa. Riuscirai così a connetterti meglio con la parte emotiva perché quella razionale sarà troppo impegnata a guidare la mano che non collabora.
2. Vai in profondità e scopri il bisogno che ti muove
“Qual è il senso della vita?” è una domanda vaga. Molto spesso, quando una cliente arriva da me con quest’interrogativo esistenziale, in realtà si sta ponendo altre domande. Ad esempio:
- Come posso sentire gioia e soddisfazione nelle mie giornate, che sembrano tutte uguali?
- Come posso usare i miei talenti/le mie capacità per realizzare qualcosa di importante?
- Dovrei lasciare un lavoro che non mi dà stimoli ma che mi fa comunque pagare le bollette?
- Quali attività potrei svolgere nel tempo libero per non sentirmi inutile?
Le domande differiscono da persona a persona, per questo vale la pena andare più a fondo e indagare il proprio senso di malessere. Da cosa è generato? Qual è la vera domanda che ti tormenta? Riuscire ad andare in profondità ti darà una chiave di lettura che ti aiuterà a mettere a fuoco la vera questione che si cela dietro un generico senso di inutilità della vita. In tal modo, potrai arrivare a individuare il bisogno che ti muove e che ti chiede di essere soddisfatto.
3. Definisci cos’è per te il senso della vita
Sempre nell’ottica di avvicinarti il più possibile al nodo della questione che ti sta a cuore, capire cosa significa per te l’espressione “senso della vita” è molto utile. Dare la tua definizione dei concetti aumenta il tuo potere personale perché ti aiuta a collocare quel concetto nel tuo sistema di valori. Esso assumerà così un significato che non sia generico ma riferito al tuo modo di vedere le cose. Come puoi dare la tua definizione del senso della vita? Ripercorri mentalmente i fatti salienti della tua esistenza. Fai una lista degli eventi che hanno avuto un significato, che ti hanno fatto sentire soddisfatto di te stesso. Poi cerca di individuare delle caratteristiche comuni. C’erano degli elementi ricorrenti che ti hanno fatto provare quella gioia? Ad esempio, il fatto di sentirti utile a qualcuno o di essere riuscito a raggiungere un obiettivo che ti sembrava impossibile. Parti da lì e poi formula la tua definizione, usando parole semplici, che appartengono al tuo lessico abituale. Per te il senso della vita potrebbe essere:
- Nutrire i tuoi talenti.
- Aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi attraverso il tuo lavoro.
- Portare ordine dove regna il caos.
- Riuscire a strappare un sorriso alle persone che ami.
- Farti portavoce dei diritti dei più deboli.
Sono solo alcuni esempi. Qual è il senso della vita per te?
4. Riempi la tua tazza di energia creativa
L’espressione you can’t pour from an empty cup (non puoi versare da una tazza vuota) è molto eloquente: è difficile poter vivere una vita piena di significato se non hai più energie da investire. Se lavori dieci ore al giorno e torni a casa stanco morto, ci credo che ti domandi quale sia il senso della vita! Evita il più possibile attività che ti prosciugano le forze. Se lavori troppo, forse è il caso di stabilire dei confini più efficaci e di imparare a dire qualche no in più. Parallelamente coltiva nel tempo libero passioni e attività che nutrano la tua energia creativa. A volte per sentirsi “vivi” è sufficiente assecondare i propri talenti, dare al piacere lo stesso spazio che occupa il dovere. Il senso della vita, nel significato che ha per te, non ti appare all’improvviso ma lo costruisci un giorno alla volta mettendo al centro te stesso e i tuoi bisogni, per riempire quella coppa che tende a svuotarsi con facilità.
Bonus: Abbi il coraggio di essere diverso dagli altri
Se riesci a essere completamente sincero con te stesso e sei in grado di definire qual è il senso della vita per te, è molto probabile che la risposta non sia quella che ti aspettavi. Facciamo molta fatica a distinguere chi siamo e cosa vogliamo da quello che crediamo di dover essere e di dover desiderare. È giusto che il significato che ciascuno dà alla propria vita sia unico. Datti il permesso di essere diverso dagli altri, dai valore alla tua unicità. Sarà proprio questa differenza a conferire alla tua vita quel significato che tanto vai cercando.
Grazie mille !per queste parole semplici e chiare, rispecchiano perfettamente il vuoto che si prova dentro ,in alcuni momenti in una vita .. e le strategie giuste..la conoscenza di se è il segreto per trasformare la propria esistenza in un percorso migliore. ..Mi piacerebbe fare un percorso di formazione personale puoi indicarmi qualcosa ?
Ciao Marzia,
sono contenta che l’articolo ti sia stato utile.
Qui sul sito di Accademia della Felicità trovi i percorsi di coaching, che possono essere molto efficaci anche nella creazione del mindset “giusto” per affrontare sfide e difficoltà. Ce ne sono per tutte le tasche. Per esempio, nella sezione coaching gratuito ci sono i percorsi con gli studenti in tirocinio, per i quali devi pagare solo le spese di segreteria.
Buona trasformazione!
Ciao e brava per il tuo articolo.
Comunque, a parte questo, non vedo mai nessuno che scriva qualche cosa di più efficiente. Mi spiego : tutti danno più o meno gli stessi consigli. Questi consigli sono logici e utili. Però, per un ricercatore profondo come me, non servono a gran che.
Poi che sono più di trent’anni che cerco la mia via, la mia passione ecc. tutto quello che desidero è la libertà di essere, avere e fare tutto quello che voglio. Ma devo anche mangiare, pagare le spese, i viaggi ecc.
Ora, la contraddizione è che non ho voglia di fare niente solo per guadagnare soldi, ma semmai fare qualche cosa che mi piaccia veramente ed i soldi non saranno che una logica conseguenza.
Ma se non trovo cosa voglio fare e la mia ricerca è quella della libertà, come si fa?
Grazie
Luca
Ciao Luca,
i consigli sono sempre abbastanza generici perché non si riferiscono a un caso in particolare ma tendono ad abbracciare più casistiche.
Certo, se potessimo scegliere senza doverci preoccupare di pagare le bollette, forse passeremmo la nostra vita a viaggiare o a dedicarci alle nostre passioni. Hai presente quel detto che si è diffuso negli ultimi anni, secondo il quale “se trasformi la tua passione in un lavoro, non lavorerai nemmeno un giorno nella vita”? Ecco, io credo che sia una grande balla, che ci ha fatto credere di dover trovare la nostra soddisfazione nel lavoro.
Sarebbe bello svolgere una professione che ci consente di contribuire positivamente al vivere civile, o anche solo che ci faccia stare bene. La verità, però, è che il lavoro è sempre lavoro e, a lungo andare, anche il lavoro più soddisfacente comincia a pesare, se lo devi compiere tutti i giorni per i soldi.
Non ho una risposta alla tua domanda ma sono convinta che il senso del nostro concetto di libertà sia custodito dentro di noi.
Buona ricerca, spero che tu riesca a trovare ciò che stai cercando.
Giovanna