Qualche giorno fa sono stata a pranzo con una ex collega di quando lavoravo come impiegata amministrativa in uno studio professionale di brevetti e marchi. Erano diversi mesi che non ci vedevamo, e non mi sono meravigliata quando lei mi ha chiesto “come va il nuovo lavoro?”. Ho parlato di come sia complesso iniziare un’attività in proprio, di come mi stavo muovendo e dei progetti per il futuro. E ho aggiunto: “Non mi sono mai pentita della mia scelta”. Mi sono resa conto che quell’affermazione era rivolta a zittire sul nascere il dubbio che stava insinuando il mio darkside: era la scelta giusta da fare? Non era meglio scegliere di tenermi il posto fisso?
Come scegliere: mente vs cuore
Ogni volta che ci troviamo a dover fare una scelta importante – e per importante intendo una di quelle che hanno un forte impatto sulla nostra vita, come cambiare lavoro, trasferirsi in una città diversa o intraprendere un corso di studi – ci troviamo di fronte a due alternative: scegliere le ragioni della mente o quelle del cuore. È meglio dare ascolto alle istanze razionali o seguire l’intuito?
- Scegliere seguendo la ragione. In questo caso si considera la scelta come se fosse una transazione d’affari. Si valutano bene tutte le variabili, si fa un inventario delle risorse, si analizzano in modo minuzioso i pro e i contro, si soppesano i benefici, si calcolano gli imprevisti, si fanno ricerche e si acquisiscono informazioni utili. Insomma, la nostra opzione migliore potrebbe essere disegnata con un diagramma ben ponderato.
- Scegliere seguendo l’intuito. All’apparenza è la scelta più avventata, visto che ci si affida alla pancia. In realtà la scelta istintiva è molto più strutturata di quanto possa apparire perché il nostro intuito codifica le esperienze passate in pattern definiti: in un certo senso, “ragiona”. Quando ci affidiamo all’intuito, senza esserne consapevoli ci stiamo rivolgendo alla nostra natura più saggia. Il problema è distinguere l’intuito dalla paura di sbagliare, dal capriccio del momento o da altri travestimenti che la nostra mente mette in atto per depistarci.
La dicotomia mente/cuore è un falso problema
E se non si trattasse di fare una scelta tra mente e cuore ma la chiave di volta fosse, invece, avere il coraggio di riconoscere i nostri reali desideri? Quando siamo colti da un’insicurezza profonda di fronte a una scelta, forse dovremmo fermarci un momento e farci alcune domande:
- A cosa non sono disposto a rinunciare?
- Quale permesso mi sto negando nella mia vita?
- Cosa voglio davvero?
Spesso le nostre scelte sono condizionate dall’esterno: non vogliamo deludere qualcuno, temiamo che andare controcorrente ci faccia apparire sciocchi, ci fidiamo del giudizio delle persone che amiamo, senza metterlo in discussione. Quando sperimentiamo una fase di indecisione, anziché farci prendere dal panico, proviamo ad accoglierla: cosa ci sta dicendo? Quale parte di noi sta chiedendo ascolto e attenzione?
5 suggerimenti per fare la scelta “giusta”
E se di fronte a un bivio ti blocchi? Esistono migliaia di tecniche per fare la scelta giusta. Eccola mia top 5:
- Stabilisci i tuoi valori-guida. Quando facciamo una scelta, dobbiamo tener conto di una serie di variabili, tra cui i nostri valori. Se per me è importante avere del tempo da trascorrere con la mia famiglia, non sceglierò un lavoro di responsabilità che mi porta a restare in ufficio fino a tardi. Guadagnerò meno in termini di soldi ma questa rinuncia sarà ripagata in termini di tempo. Allo stesso modo, se sono una persona che ha bisogno di punti di riferimento forti, non sceglierò un lavoro che, per quanto affascinante, mi porta a viaggiare per la maggior parte del tempo.
- Negozia con te stesso. Se sei di quelli che pensano a voce alta e hanno bisogno di sviscerare tutti i loro dubbi, può esserti utile un esercizio di negoziazione che si utilizza per gestire i conflitti. In questo caso, il conflitto da gestire è la tua scissione interiore tra le scelte da compiere. Metti due sedie una di fronte all’altra. Siediti prima su una e poi sull’altra: è un gioco di ruolo in cui interpreti due parti di te che perorano la causa dell’una o dell’altra possibile scelta. Alla fine della negoziazione dovresti essere in grado di trovare una soluzione di compromesso, che potrebbe essere molto diversa da quella immaginata. Potrebbe, infatti, venir fuori una terza opzione.
- Proiettati nel futuro. A volte la scelta che ci renderebbe più felici è quella più difficile da mettere in pratica e questo ci scoraggia, condizionandoci negativamente.Quando ti trovi a dover scegliere tra due alternative, prova a immaginare come sarebbe la tua vita da qui a dieci o vent’anni, a seconda della scelta fatta. In questo modo, sposterai il focus dalla difficoltà del momento alla soddisfazione o meno nel futuro. Certo, è solo un’ipotesi ma può darti comunque un indizio molto preciso sulla direzione che senti più tua.
- Lancia una monetina. Attribuisci a ciascuno dei due lati di una moneta una scelta corrispondente. Ad esempio: testa, tengo il lavoro da dipendente; croce, mi metto in proprio. Ti sto suggerendo di prendere una decisione così importante lanciando una monetina? In un certo senso, sì. Per bypassare il controllo eccessivo della mente, può essere molto efficace capire a cosa tieni di più: quando la moneta sta per posarsi a terra, il tuo cuore vuole che esca testa o croce?
- Realizza la scatola dei desideri. Procurati una scatola e dei bigliettini. Scrivi sui biglietti le opzioni su cui sei indeciso. Poi scrivi su altri bigliettini i tuoi desideri senza censurarli, anche quelli che ti sembrano stupidi o poco concreti. Rileggi tutti i foglietti, poi chiudili nella scatola, che nasconderai in un luogo chiuso, come un armadio o una cassettiera. Questo esercizio funziona come un atto psicomagico: portando preoccupazioni e desideri fuori di te, ti sentirai alleggerito, non sarai più tormentato dall’ansia di fare la scelta giusta e ben presto sarai in grado di prendere le tue decisioni in modo naturale e senza troppi affanni.
Secondo alcuni studi psicologici tutti i metodi per fare la scelta giusta servono solo a giustificare una decisione che abbiamo già preso dentro di noi, anche se non vogliamo ammetterlo. In ogni caso, credo che non esista una scelta “giusta”. Esiste la scelta giusta per noi in questo momento. Ciò implica che dobbiamo assumerci la responsabilità dell’esito delle nostre scelte. Se siamo pronti a farlo, qualunque decisione prenderemo sarà la scelta giusta.