Nella mia lunga carriera di coach, sia in ambito business che life, ho lavorato con molte persone professionalmente super performanti, con ruoli dirigenziali e prestigiosi, che chiedevano a sé stesse sempre di più. Persone che non sapevano godersi i successi, che identificavano il proprio valore con la performance e che, di conseguenza, vivevano le battute d’arresto come fallimenti personali. Essere troppo duri con sé stessi è un atteggiamento tipico dei perfezionisti funzionali, quelli che non si accontentano di alcun risultato che sia al di sotto dell’eccellenza e che si sfiniscono di lavoro pur di dimostrare di essere i migliori.
Sei troppo duro con te stesso?
Hai il sospetto di essere troppo duro con te stesso, di fare o dare sempre più di quello che ti viene chiesto? Nonostante il fatto che ti impegni sempre al massimo, arrivi a sera pensando di non aver fatto tutto ciò che avresti dovuto?
Leggi con attenzione le seguenti affermazioni e chiediti con sincerità se ti riconosci nei comportamenti descritti.
- Arrivi alla fine della settimana, tutte le settimane, in affanno per riuscire a stare dietro a tutti gli impegni di cui pensi di doverti occupare.
- Ti paragoni di continuo ad altre persone della tua cerchia che hanno un ruolo simile al tuo (collega, genitore, figlio…) e, nel confronto, ti senti puntualmente inferiore.
- Tratti tutti i tuoi impegni, piccoli o grandi, come fossero priorità assolute, come se portarli a termine fosse questione di vita o di morte.
- Ti senti come se non facessi mai abbastanza e come se il tuo operato non fosse mai degno di nota, indipendentemente da quanti sforzi tu faccia.
- Le persone intorno a te si aspettano che tu dia sempre più del dovuto e che sia tu a risolvere i problemi. Vorresti interrompere questo meccanismo ma non riesci a dire di no alle richieste per paura di essere giudicato.
- Credi che chiedere aiuto sia un segno di debolezza. Per questo motivo te la sbrighi sempre da solo, facendo tutto per conto tuo.
- Ti senti spesso svuotato, privo di scopo, triste e risentito senza sapere perché.
- Se ti fermi a pensarci, ti sembra di vivere la tua vita seguendo le definizioni di felicità, successo e benessere di qualcun altro, non certo le tue.
- Credi che il successo si raggiunga con grandi sforzi e che non ci si possa mai fermare per godere dei risultati ottenuti.
Se ritieni veritiera una o più di queste affermazioni, è probabile che tu abbia la tendenza cronica a essere troppo severo con te stesso. Questa forma di severità non ti serve, perché sfocia in comportamenti generati da una profonda paura interiorizzata piuttosto che da una libera scelta. Sono comportamenti che ti allontanano dal vivere una vita appagante e felice, nella sfera professionale e privata.
3 step per essere più indulgente nei tuoi confronti
Come puoi imparare a essere più indulgente con te stesso e a vivere una vita soddisfacente come persona e come professionista? Parti da questi 3 step.
Step 1. Vai alla radice della paura che muove le tue azioni
Ogni volta che vogliamo cambiare un pattern ricorrente nel nostro comportamento occorre andare alla radice e capire quale convinzione sta alla base delle nostre azioni. Portare quel pensiero o quella paura alla luce ti permette di vederli in tutte le loro sfaccettature e di lavorarci, in modo che per te non funzionino più come una limitazione. Se si tratta di una convinzione radicata, risalendo a come essa si è formata, potresti riconoscere che in realtà non appartiene a te ma è un insegnamento che ti è stato inculcato e che non rispecchia i tuoi valori. Giungere a questa consapevolezza, comprendere che non sei più quel bambino che aveva bisogno di compiacere la figura adulta di riferimento per sentirsi amato e accettato, ha una funzione cruciale nell’aiutarti a interrompere il pattern e cambiare il tuo comportamento.
Step 2. Dai la tua definizione di successo autentico e poi modifica il tuo comportamento in modo tale che ti aiuti a raggiungere i tuoi reali obiettivi
Molte persone sono schiave di un concetto di successo legato alla performance e alla produttività. Per raggiungere quel successo, esse sacrificano tutto, lavorando fino al burnout e trascurando non solo le loro passioni ma anche gli affetti più cari. Ma è davvero questo che significa la parola successo per te? Ragiona su diversi concetti:
- Cosa ti rende felice, autenticamente felice?
- Quali elementi contribuiscono, dal tuo punto di vista, a definire la qualità della vita?
- Mettendo da parte lo status e la posizione, quali sono le tue priorità?
- Che tipo di persona vuoi essere?
- Qual è il significato che dai all’esistenza?
- Come contribuisci al bene comune con il tuo lavoro e nel tuo privato?
Una volta che avrai formulato una definizione di successo che ti soddisfi, chiediti se il modo in cui stai vivendo va in quella direzione. Se la risposta è no, inizia a comportarti come se fossi già la persona che vuoi diventare. È un cambiamento che richiede tempo e un progetto di vita di lungo periodo ma puoi iniziare già domani a portare dei piccoli e significativi cambiamenti nella tua routine.
Step 3. Diventa più forte da un punto di vista emotivo
Per vivere una vita personale e professionale gioiosa e piena di soddisfazioni, per prima cosa devi rafforzare i tuoi confini e la tua autostima. Questo implica:
- dire di sì alle proposte che ti interessano davvero e alle richieste a cui tieni
- dire di no a tutto ciò che per te non è più sostenibile o tollerabile
- allontanare tutte le persone che ti drenano energie e che cercano di smontare i tuoi sogni o di svalutarti.
Una volta che avrai chiarito quali sono le tue priorità, tira fuori il coraggio per difenderle. Quando vivrai la tua vita secondo le tue regole sarai finalmente in grado di essere più indulgente nei tuoi confronti.
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