Arrivo da qualche giorno a Londra, dove niente è andato come doveva andare. Sono riuscita a godermi la città solo per una giornata. È stato comunque tutto molto bello e intenso per me anche se solo per poche ore. Sicuramente imparare a vivere il momento è uno dei grandi insegnamenti del coaching, come la perseveranza.
Questo è un momento in cui sia io in prima persona, sia ADF in quanto azienda raccogliamo i frutti del lavoro costante di questi anni: sono stata a Unomattina (davvero inaspettato), stiamo organizzando un evento importante per il mondo delle Aziende, il nostro Master ha sempre più successo. Se penso a tutte le volte che in questi anni ho fatto fatica e a quanta ancora ne faccio, penso soprattutto alla PERSEVERANZA che ci è voluta per arrivare fino a qui. Vuoi per crisi generazionale, vuoi per il mestiere che facciamo, vuoi per spirito di emulazione, sono tantissime le persone che vengono in ADF e ci dicono “voglio lasciare il mio lavoro e mettermi in proprio”.
Per chi in questo momento si trova ad avere questo pensiero costante, ossia la necessità di una imprimere un forte cambiamento professionale alla propria vita, questi sono i miei consigli:
· NON FATELO perché vi sentite obbligati.
· NON FATELO perché vi sembra uno stile di vita glam.
· NON FATELO perché pensate che la nostra è una instalife.
· NON FATELO pensando di lavorare di meno.
· NON FATELO pensando che sarà più facile di stare in azienda.
· NON FATELO per guadagnare il vostro primo milione di euro.
· NON FATELO prima di avere risolto i vostri problemi di soldi.
· FATELO perché vi sembra un’urgenza irrinunciabile, perché non potete fare altro, perché sentite la chiamata.
Se in questi anni non ho mai mollato è stato perché adoro il mio lavoro, mi piace, mi diverte e non mi stanca mai, è dunque TROPPO BUONO per me per poterlo mollare, nonostante tutto. Mia madre mi diceva sempre che avere un figlio è come farsi un tatuaggio in faccia che dura per tutta la vita. Mettersi in proprio è piuttosto simile secondo me: a volte fa male, ma è un istinto e quindi non potrà che farvi bene se ci credete fino in fondo.
Essere imprenditore significa anche essere sempre in evoluzione, come ADF. L’orientamento della nostra azienda è sempre più legato alla propria realizzazione nel mondo del fare e a qualche riflessione dirompente. Nelle prossime settimane vedrete dunque sparire molti percorsi più legati al mondo dei sentimenti e del femminile. Non temete, non sono argomenti perduti: li tratterò io sul mio sito personale.
Alla prossima!
Francesca