7 modi per tracciare confini chiari nella relazione con gli altri

Ti capita mai di sentirti in trappola? Come se dovessi fare per forza qualcosa che non vuoi e questo ti crea disagio e senso di frustrazione. Se la risposta è sì, è possibile che tu non abbia stabilito dei confini chiari nelle relazioni con le persone care, con i colleghi o con semplici conoscenti.

Il termine confine spesso è mal interpretato. Si tende a credere che i confini interpersonali separino dagli altri. In realtà, è vero il contrario: stabilendo delle regole accettate da entrambi i soggetti di una relazione, i confini creano punti di contatto e fanno in modo che i rapporti tra le persone siano più equilibrati e proficui. La mancanza di confini netti e ben definiti crea negli altri delle aspettative irrealistiche. Se non sei tu a tracciare la linea immaginaria che, al tempo stesso, ti avvicina agli altri e ti protegge da invasioni indesiderate, le persone non sapranno quando la stanno oltrepassando. Da dove puoi iniziare a stabilire i confini tra te e gli altri? Prova queste semplici azioni:

  1. Prenditi del tempo prima di rispondere a una richiesta. Quando qualcuno ti fa una richiesta di qualunque tipo forse hai la tendenza a rispondere di sì quasi in automatico, prima ancora di valutare cosa comporta per te e per la tua vita dire di sì. Quest’attitudine costante di dare, di mostrarsi generosi, di compiacere gli altri, alla lunga ti svuota e ti fa sentire un senso di sopraffazione. Per evitare che questo accada, prendi tempo e pensaci su. Se fai questo piccolo cambiamento, riuscirai a creare il distacco emotivo che ti consentirà di valutare le situazioni una per una e capire se dire sì è la scelta giusta per te in quel momento.
  2. Esprimi le tue preferenze sul lavoro. Il mondo del lavoro è molto cambiato negli ultimi tempi con la diffusione capillare del lavoro da remoto. Questo ha portato vantaggi e svantaggi. Se da un lato ci si può collegare in videoconferenza in contemporanea da diversi paesi del mondo, dall’altro i confini lavorativi per eccellenza, come gli orari standard, si sono molto ridimensionati. Ecco che ci si ritrova ad avere meeting di lavoro alle 7:00 del mattino o alle 19:00. Se gli orari non funzionano per te, se le richieste sono oggettivamente fuori controllo, è importantissimo che tu lo comunichi. È fondamentale che, in un contesto professionale, vengano accolti e ascoltati i bisogni di tutti. Proponi delle soluzioni alternative, magari, ma non restartene a subire in silenzio nutrendo la tua frustrazione. Lo stesso vale per le email inviate durante il weekend e a cui risponderai tassativamente il lunedì, durante l’orario di lavoro che avrai stabilito.
  3. Comunica i tuoi impegni. Se decidi di accogliere una richiesta, metti dei limiti anche al tempo da dedicare a quell’attività. Se si tratta di una chiamata, ad esempio, prima di entrare nel vivo della conversazione, puoi informare il tuo interlocutore che devi salutarlo entro una certa ora perché poi hai un altro impegno già pianificato. Questo eviterà di interrompere bruscamente il discorso con il rischio di risultare scostante. Allo stesso modo, se si tratta di aiutare un’amica a svolgere un’attività, informala del tempo che puoi dedicarle, in modo da ottimizzare il lavoro e non creare false aspettative.
  4. Metti un limite alle interazioni virtuali. Uno degli effetti collaterali dell’essere sempre connessi è che non riesci a staccare mai davvero. C’è sempre un messaggio, una notifica, un meme arrivato su WhatsApp a distrarti o a richiedere la tua attenzione. Per quanto possano sembrare innocue, queste incursioni invadono i tuoi confini e hanno potere su come decidi di impiegare il tuo tempo. Innanzi tutto ti consiglio di disattivare tutte le notifiche dal tuo smartphone, così sarai tu a decidere quando e in che modo essere presente sui social e rispondere alle richieste altrui. In secondo luogo, ti suggerisco di comunicare alle persone in che modo possono contattarti. Soprattutto se si tratta di lavoro, potresti ad esempio informarle che non rispondi a richieste inviate su Messenger ma il tuo canale preferito sono le email. Questo abitua gli altri a un’interazione più consapevole e ti aiuta a proteggere i tuoi confini personali.
  5. Prenditi del tempo per te. In una giornata c’è il tempo per il lavoro, che ti assorbe la maggior parte delle ore, quello per la famiglia, per le incombenze, per le emergenze. Ogni tanto trovi il tempo per gli amici e per la convivialità. Ma difficilmente all’interno della tua giornata-tipo troverai il tempo per te. Anche se l’hai messo in agenda, sarà il primo slot che sacrificherai in nome della produttività. Il tempo per te è tempo per ricaricarti. Se difendi i confini di questo tempo, la tua settimana sarà più focalizzata, meno caotica e riuscirai a fare più cose di quelle che avevi preventivato. Ti sfido a provare.
  6. Datti il permesso di disdire un impegno. Non ci pensi due volte ad annullare un impegno che riguarda il tuo benessere ma guai a disdire un appuntamento di lavoro! Uno dei confini più difficili da mantenere è quello del rispetto di sé e dei propri bisogni. Se devi scegliere tra tenere fede a un impegno che hai preso con te e un meeting con un’altra persona, fai un esperimento: disdici il meeting. Anche se poi ti sentirai in colpa, prova a farlo come esercizio, almeno ogni tanto.
  7. Riserva al self-care uno spazio quotidiano. Quando parlo di self-care, non mi riferisco necessariamente a un massaggio o a un giro in bici. Chiediti cos’è che ti fa stare bene. Di cosa hai bisogno in questo momento? Quella sarà la tua azione di self-care. Ci sono momenti in cui anche staccare un quarto d’ora, fare un giro dell’isolato e respirare ad ampi polmoni è un’azione forte per prendersi cura di sé. È un cambiamento di mindset: significa darsi il permesso di fermare tutto e mettersi al centro della propria vita, riconoscere che la priorità assoluta della tua vita sei tu. Ed è un fatto non negoziabile.
Francesca Zampone coach

Autore: Francesca Zampone

Nel 2011 ho fondato Accademia della Felicità. Sono nata nel 1971, vivo e lavoro a Milano, ma Londra è la mia città del cuore. Sono appassionata di comportamento umano, musica, letteratura, cinema. Negli ultimi anni mi sono specializzata in coaching delle relazioni e ho sviluppato un mio sito web dedicato dove tratto queste tematiche. Ho scritto diversi libri. Per Giunti Editore sono usciti 6 volumi tematici con esercizi di coaching e crescita personale. Per Rizzoli è uscito il saggio L'Accademia della Felicità, che racchiude la mia esperienza come coach e tutto quello che ho imparato sulla felicità.

Commenta l'articolo

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *