Le dating app sono un ottimo strumento per conoscersi meglio

Benché le dating app siano molto diffuse e utilizzate da persone di tutte le età, c’è sempre chi storce il naso di fronte a questi media che hanno la finalità di mettere in contatto persone che, altrimenti, difficilmente potrebbero incontrarsi. Anziché assumere posizioni nette e farne una questione di principio, credo che sarebbe molto più utile aprirsi all’idea che queste app di incontro sono un mezzo, un modo per facilitare le relazioni in un’epoca in cui gli individui fanno molta fatica a stringere legami anche solo superficiali, figurarsi a entrare in intimità.

Le dating app per conoscere persone fuori dalla propria cerchia

Oggi gli incontri vecchio stile, quelli che avvengono tramite passaparola o amicizie in comune sono ancora possibili, certo, se hai la fortuna di vivere in una città grande e stimolante, di vedere tantissime persone per lavoro o per studio, di avere una famiglia molto ampia, densa e ricca di contatti che può presentarti. Se non hai questa fortuna, le dating app sono l’unica alternativa per conoscere qualcuno che non sia nella tua più ristretta cerchia. Servono, infatti, per allargare il tuo orizzonte, agendo sulla base di una quantità di dati che ti consente di incrociare persone che non avresti incrociato mai, affidandoti solo alla casualità. Che poi queste persone siano buone o cattive per te dipende dal tipo di persona che sei.

Gli altri come specchio di noi

Quando ci rapportiamo su questi media siamo inevitabilmente alla ricerca di qualcosa che è lo specchio di noi o di una nostra esigenza e, in modo automatico e involontario, andiamo a cercare persone che ci rispecchiano. Quindi potremmo incappare costantemente in quelle che sono le nostre zone buie, ovvero quegli aspetti di noi che non conosciamo o che non abbiamo mai affrontato ma che fanno parte del nostro modo di essere. Questo non vuol dire che sulle dating app non ci siano seduttori seriali, o persone “poco raccomandabili”, esattamente come sono presenti nella vita reale. Ma se abbiamo un po’ di esperienza in materia, siamo in grado di riconoscerli facilmente e possiamo evitare di perdere tempo con loro.

Frequentare le dating app: pro e contro

Ti suggerisco di frequentare le dating app se vuoi fare un percorso di conoscenza di te. Se hai già un buon livello di autostima, può essere un percorso stimolante e potenziante. Te lo sconsiglio, invece, se sei una persona che fa fatica a stare da sola. Se passare del tempo in compagnia di te stesso/a ti annoia o ti mette a disagio, non frequentare le dating app perché prima devi arrivare a un livello della tua vita in cui stare in solitudine sia piacevole e appagante. Non frequentare le dating app se non ti conosci abbastanza. Se vuoi frequentarle nonostante questa carenza, usa l’occasione di stare su questi media per fare un percorso di conoscenza di te, purché, di base, tu abbia un’idea di come funzioni in certe dinamiche. Se senti di non conoscerti affatto e vuoi rischiare comunque, sii consapevole che frequentare le dating app come strumento di conoscenza di te ti esporrà al rischio del rispecchiamento, per cui vedrai delle parti di te in modo abbastanza diretto. Chiediti se sei pronto/a farlo.

Consigli pratici per frequentare le dating app

Voglio darti alcuni consigli basati sulla mia esperienza con le mie clienti, sperando che possano incoraggiarti a provare questo strumento e agevolarne una fruizione il più possibile semplice e positiva.

  • Scegli un’app che sia giusta per te. Non tutte le dating app sono uguali. Io consiglio sempre Bumble perché trovo che sia frequentata da un nutrito numero di persone con un livello culturale alto — e quando dico “culturale” mi riferisco all’esperienza di vita e alla maturità. Su Bumble ci sono persone che hanno vissuto all’estero e che sono tornate in Italia o che viaggiano molto. Bumble, infatti, è in assoluto l’app più utilizzata in Europa e in America in questo momento. La cosa interessante è che è un’app fatta da donne per le donne e il primo passo deve farlo sempre la donna, il che riduce il rischio di fronteggiare un certo tipo di approcci non graditi.
  • Cura la bio e le informazioni che servono a farti conoscere. Forse ti hanno detto che nessuno legge le bio ma ti assicuro che non è così. Certamente ci sono persone che guardano solo la foto senza preoccuparsi di conoscere un minimo il profilo abbinato a quella foto. La realtà è che chi è interessato alla tua storia, prima di entrare in relazione con te ti studia, legge la bio e le domande aperte in cui puoi raccontare parte della tua visione del mondo. Per questo ti invito a scrivere una bio non troppo lunga ma che sia interessante, che ti rappresenti. Scegli delle belle foto profilo e rispondi alle domande sul tipo di persona che sei.
  • Scrivi solo a chi ti interessa davvero. Quando c’è un match, scrivi alla persona che ti interessa ma evita i messaggi seriali, che sono facilmente riconoscibili. Scegli con cura i contatti da portare avanti. Se la persona dall’altra parte non ti ispira, ti risponde in un modo distratto o sgarbato o non si mostra all’altezza delle tue aspettative, tronca subito la conoscenza e non perdere tempo in una chat che non andrà da nessuna parte.
  • Sposta la conversazione nella vita reale. Se chatti con una persona che ritieni particolarmente interessante, non passare in chat un tempo infinito ma invitala a prendere un caffè e sposta la conoscenza dal mondo virtuale a quello reale. Non perdere tempo con persone che ti interessano ma che vogliono solo stare in chat. Spostare la conversazione fuori dall’app non è un modo di forzare la situazione. Purtroppo le dating app sono frequentate da una serie di individui che le usano come mezzo di intrattenimento perché sono annoiati e magari nella vita reale sono occupati, lontani o inaccessibili per qualche motivo. È facile capire se hai trovato uno di questi individui perché in chat sono brillanti, carini e simpatici ma, quando chiedi l’incontro dal vivo, trovano sempre una scusa per defilarsi.

Se fai fatica a conoscere persone nuove, dai una chance alle dating app, non demonizzarle, considerale una sorta di esperimento che ha l’obiettivo di conoscere meglio alcuni aspetti di te rimasti ancora inesplorati.

Francesca Zampone coach

Autore: Francesca Zampone

Nel 2011 ho fondato Accademia della Felicità. Sono Coach dal 2005 e mi occupo di Career Coaching e Talent Management dallo stesso anno. Mi sono occupata a lungo di Diversity e Change Management in ambito risorse umane fino a diventare la responsabile risorse umane della mia casa discografica del cuore. Negli ultimi anni mi sono specializzata in Coaching delle relazioni e ho sviluppato un sito dedicato alle mie attività personali: www.francescazampone.com. Vivo e lavoro a Milano, ma Londra è la mia città del cuore. Sono appassionata di comportamento umano, musica, letteratura, cinema.

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