Possiamo iniziare a descrivere la complessità di questa parola così piccola ma così importante, citando uno dei massimi esperti mondiali in tema di autostima:
“La stima di sé è la disponibilità a sperimentare se stessi come individui in grado di affrontare le sfide fondamentali della vita e come esseri degni di conoscere la felicità” – N. Branden
Le due componenti essenziali dell’autostima sono:
- La fiducia nelle proprie capacità di pensare, imparare, scegliere e prendere decisioni adeguate
- Il rispetto di sé ovvero la convinzione di avere il diritto di essere felici, cioè di essere certi che la realizzazione, il successo, l’amicizia, il rispetto, l’amore ed il completo appagamento sono alla nostra portata
Una buona autostima ci consente di essere in grado di guadagnarci da vivere e di badare a noi stessi, di instaurare ed intrattenere rapporti umani ovvero coltivare relazioni che siano soddisfacenti da entrambe le parti, di avere una capacità di recupero che ci consente di riprenderci dalle esperienze negative e di perseverare nelle nostre aspirazioni. Una considerazione positiva di sé stessi agisce come il sistema immunitario del potere personale procurando resistenza, forza e capacità di ripresa.
Quando la stima di noi stessi è bassa, la nostra capacità di recupero rispetto ai problemi della vita è minore. L’approvazione incondizionata degli altri non crea l’autostima e non possono farlo neanche il matrimonio, l’erudizione, la maternità o la paternità, non servono nemmeno le ricchezze materiali o la bellezza.
Una sana autostima si fonda sul vivere consapevolmente, sul sapersi accettare, sull’assumersi le proprie responsabilità, sul sapersi far valere, sull’avere uno scopo nella vita e sull’integrità personale.
Ecco i 6 principi fondamentali dell’autostima:
- VIVERE CONSAPEVOLMENTE significa rispettare gli eventi reali senza cercare di eluderli o di negarli, essere concentrati su ciò che stiamo facendo mentre lo facciamo, tentare di individuare i nostri valori ed il nostro scopo, essere coscienti del nostro mondo interiore.
- ACCETTARE SE’ STESSI vuol dire sperimentare e fare propria la realtà dei propri sentimenti, pensieri ed azioni, essere rispettosi e solidali con sé stessi, rifiutarsi di avere un atteggiamento ostile o di rifiuto verso sé stessi.
- ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE SCELTE E DEI PROPRI RUOLI, siamo noi la fonte della nostra realizzazione, nessuno farà al nostro posto scelte di vita giuste né ci renderà felici in assoluto.
- SAPERSI FAR VALERE significa riconoscere i propri desideri e bisogni e cercare di realizzarli e soddisfarli nella forma più appropriata, rispettare le proprie esigenze nel rapporto con gli altri, sentirsi felici di essere quel che si è senza paura di mostrarsi agli altri.
- AVERE UNO SCOPO DI VITA significa identificare le proprie aspirazioni e compiere le azioni che ci permettono di conseguirle e quindi a realizzarci.
- ESSERE INTEGRI quando le nostre azioni sono ispirate a principi di comportamento a cui ci atteniamo fedelmente, quando manteniamo coerenza fra ciò che sappiamo, ciò che professiamo e ciò che facciamo, quando teniamo fede alle promesse date ed onoriamo i nostri impegni, quando alle nostre parole seguono i fatti.
Per approfondire ulteriormente il tema dell’autostima, suggeriamo una ricca bibliografia in italiano e in inglese.
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