La relazione con un narciso: perché mi ha scelta?

Quante volte ti è capitato di chiederti come mai sei stata scelta da un uomo molto affascinante e intrigante, che ti ha corteggiata e ti ha fatta sentire voluta, ascoltata, amata e al centro dell’attenzione per poi mostrare con il tempo altri aspetti di sé che ti facevano invece sentire svalutata e poco meritevole delle sue attenzioni?

Sì, sto parlando proprio di chi, come te, è incappata in una relazione con un uomo narciso.

In tante occasioni avrai sentito descrivere un uomo narciso e avrai cercato di immaginare quali potessero essere le corrispondenze che trovavi tra quello che leggevi o ti veniva raccontato di questa tipologia di persone, e quello che poteva assomigliare all’uomo che avevi incontrato e di cui ti eri innamorata.

Ma a questo punto, la domanda da porti potrebbe essere: perché ha scelto proprio me? Più volte, dopo aver approfondito le caratteristiche delle persone narcisiste (chiariamo, ci sono anche tantissime donne che lo sono), mi è capitato di domandarmi cosa potesse attrarli tanto, sino al punto da voler instaurare con colei che ne rimaneva affascinata quella danza amorosa che può portare dall’esaltazione delle emozioni e dei sentimenti al baratro più profondo.

Come dice Umberta Telfner nel suo bellissimo libro Ho sposato un narciso: Manuale di sopravvivenza per donne innamorateIl patto tra un uomo e una donna avviene nei primi momenti dell’incontro ed è assolutamente inconscio: è come se le persone si scegliessero istintivamente, in quanto riconoscono in maniera assolutamente inconsapevole un possibile incastro, positivo o negativo, una danza che consentirà loro di mettere in gioco istanze inconsce proprie.

Per trovare delle risposte, ho cercato anche di guardare alle caratteristiche di quelle donne che si trovano a vivere una passione estrema seguita da un viaggio profondo e doloroso dentro di sé, in cui possono ricostruire se stesse e la propria vita, ma prendendone consapevolezza, con non poco sforzo e solo scegliendo di portare con costanza e tenacia l’attenzione su di sé, spinte dalle circostanze a iniziare un percorso di crescita individuale.

Alcune delle caratteristiche delle donne che vengono scelte dagli uomini narcisisti sono estremamente positive: si tratta di assertività, sicurezza, amorevolezza. Qualità che appartengono a donne rassicuranti, premurose, autonome economicamente e con lavori talvolta di prestigio, che magari dimostrano impegno e determinazione nel perseguire i propri obiettivi professionali e relazionali e vogliono costruire una vita equilibrata, portando avanti i propri scopi con coraggio, resilienza e costanza.

Come espresso da Enrico Maria Secci nel libro Amori Supernova. Psico-soccorso per cuori spezzati senza un perché, questi uomini “inconsciamente, riescono a “disinibirsi” con chi percepiscono opposto al loro modo di essere e di vivere in quanto sperano, a livello inconscio, di fondersi e confondersi con l’altro per lenire il dolore e superare i limiti dell’inadeguatezza, dell’inibizione emotiva e del fallimento”.

Ci sono anche altre caratteristiche che potrebbero appartenere alle donne che vengono coinvolte in queste relazioni:

  • alcune hanno paura del coinvolgimento e di mettersi in gioco nella coppia e preferiscono scegliere uomini da qualche punto di vista non completamente disponibili;
  • potrebbero essere donne che hanno uno spirito materno piuttosto sviluppato, che accudiscono un partner emotivamente insicuro, che allo stesso modo è eccezionale, ma poi le delude, esattamente come potrebbe fare un figlio;
  • altre si sentono coinvolte nel salvarlo, farlo sentire bene e portarlo a rifiorire, elemento che nasconde il desiderio di salvare se stesse attraverso la relazione e occuparsi di curare parti di sé ferite; in alcuni casi cercano un padre che hanno idealizzato, che era però molto distante;
  • alcune donne vivono la possibilità di rimettere costantemente in atto temi che costituiscono il copione che hanno immaginato per la propria vita, che sono stati delicati e che possono in questo modo venire reiterati per lungo tempo;
  • l’ambivalenza del voler essere coinvolte da un lato ma potersi ritrarre dall’altro (semplicemente anche sentendosi rifiutate) è una caratteristica anche di coloro che scelgono un partner narciso che permette di non essere completamente invischiate in una relazione sino in fondo definitiva.

Un’occasione per cambiare

Tutte queste indicazioni possono aprire forse uno scenario diverso: come donne che hanno vissuto una situazione così complicata, potremmo cominciare a desiderare di guardare dentro noi stesse, anziché continuare a dare attenzione, in alcuni casi quasi esclusiva, all’altro da noi. Potremmo desiderare di riprendere in mano la nostra vita, di pensare a una ripartenza che ci può permettere di costruire sino in fondo la vita che vogliamo, partendo da quello che siamo e quello che queste relazioni sono riuscite a far emergere e a farci vedere di noi stesse.

Questo lavoro si fa quindi chiaramente partendo da se stesse. In un primo momento, ci saranno sicuramente tante cose delicate a cui fare caso e che riguardano tutte le ferite accumulate nella fase in cui ci siamo sentite improvvisamente disprezzate, e in alcuni casi addirittura vituperate, e siamo state allontanate e non ritenute più all’altezza di essere coinvolte nella relazione. Poi comincia la ricostruzione, il cui primo passo è sicuramente quello di guardarsi dentro, rendersi consapevoli, ritrovarsi, ricominciare a riconoscersi e a conoscere le parti di sé rimaste ancora celate, stare a contatto con le proprie emozioni e i propri sentimenti e scegliere il percorso di crescita che può essere più efficace.

Ripartire da sé è sempre la scelta più impegnativa da fare, ma allo stesso tempo quella che ci permette di portare avanti con solidità le decisioni più fruttuose per noi stesse. E che il nuovo viaggio possa finalmente avere inizio.

Valeria Squillante

Autore: valeria squillante

La mia curiosità per le persone e per il mondo mi ha portata a studiare in tutte le fasi della mia vita, facendo di me una lifelong learner. Nelle tante vite che ho vissuto sono stata musicista, antropologa, docente. Nella mia vita più recente sono diventata una counselor psicosintetica e una coach delle relazioni e ho avviato il mio progetto #thedaimoncoach, attraverso il quale concilio tutte le mie parti creative e lavoro con donne che vogliono mettere al centro della propria vita se stesse e desiderano realizzare il proprio daimon. Sono da sempre una girovaga, appassionata di viaggi, di fotografia, di culture contemporanee, di tè e di cucine internazionali.

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  • Penso sia molto interessante in alcune situazioni di fondamentale importanza.
    Grazie mille
    D’Ambrosio Mina