Nel mio precedente articolo sulle relazioni di coppia avevo messo in evidenza come l’intelligenza emotiva può essere sfruttata in maniera ottimale per comprendere le istanze dell’altro e per mettersi profondamente in relazione con il proprio partner.
La comunicazione nelle coppie, il conoscere, scambiare, condividere informazioni sulle proprie emozioni, confrontarsi su quello che potrebbe essere utile fare e agire per trovare una migliore gestione di queste e mantenere la serenità e la profondità in un rapporto d’amore sono elementi sicuramente basilari e imprescindibili. Le tematiche a questo proposito sono state affrontate da una copiosa letteratura sull’argomento e possiamo provare a trovare una sintesi proficua che ci permetta di entrare un po’ nell’argomento, per capire quali siano i tratti su cui possiamo lavorare nella nostra relazione di coppia, in particolare se questa si è un po’ logorata con il trascorrere del tempo.
La comunicazione nelle coppie
I problemi di comunicazione nella coppia, che possono generare malintesi, litigi e conflittualità in senso lato, possono portare a un progressivo allontanamento reciproco con il trascorrere degli anni, che difficilmente potrà essere colmato se non pensiamo di lavorarci in modo costruttivo. Tante delle divergenze non risolte e accumulate nel tempo possono diventare man mano un grande problema, sebbene inizialmente le abbiamo ignorate oppure messe da parte perché abbiamo ritenuto fossero poco importanti. Creare un dialogo che possa essere efficace e portare a capirsi, accettarsi e rimanere vicini è probabilmente uno degli elementi di cui non è possibile fare a meno. Attenzione a se stessi, ai propri sentimenti, alle proprie emozioni, alle proprie ferite e allo stesso tempo all’altro, può rappresentare qualcosa di prezioso per mantenere un rapporto in cui maturare e crescere, per sé e nella relazione. Quando l’ascolto di se stessi e dell’altro è praticamente azzerato, il confronto diventa praticamente impossibile e il rapporto di coppia, in particolare con il passere del tempo, può risultare estremamente compromesso.
La situazione può essere ancora aggravata da un linguaggio corporeo che esprime indifferenza, distanza o sfida, e dal fallimento sistematico di qualunque tentativo di gentilezza e di apertura verso un dialogo costruttivo. Ciò che è da instaurare e promuovere riguarda sicuramente il cercare di bloccare o minimizzare il copioso fluire di pensieri negativi e cercare di impegnarsi anche per farne emergere di positivi. La relazione di coppia è infatti una dimensione relazionale estremamente complessa, poiché dentro questa confluiscono tantissime dinamiche individuali e relazionali, generate anche dalla propria storia individuale.
Gli ambiti principali in cui la relazione si muove potrebbero essere sintetizzati attraverso questi quattro aspetti:
- Socialità: tutto quello che riguarda il livello e l’appartenenza socio-culturale ad alcuni ambiti del pensiero generalmente consente a una persona di costruire il proprio immaginario progettuale sulla vita che vorrebbe. Tutti i legami con il mondo esterno permettono dunque un riconoscimento e una costruzione di scale di valori che possono essere condivise o comuni o con il tempo mostrarsi fallaci: è un sistema di credenze, convinzioni, tradizioni, interessi che possono più o meno essere trovati da sé e dall’altro validi e possono essere scambiati e condivisi o meno.
- Affettività: molti dei vissuti personali e della propria storia affettiva vengono a galla in modo che alcune dinamiche che fanno parte del proprio passato affiorino nella relazione a due. Gli scenari immaginativi che afferiscono alla progettualità individuale e di coppia possono entrare in conflitto con la capacità di condividere gli aspetti emotivi in profondità, essendo magari non sempre in grado di valorizzare gli elementi di una affettività costruttiva, anche e soprattutto quando possono essere presenti alcuni contrasti.
- Erotismo: dopo una primissima fase in cui magari si viveva il rapporto di coppia come anche la possibilità di esplorare con vivo interesse e curiosità l’immaginario erotico dell’altro, la quotidianità, la condivisione di responsabilità magari crescenti, la standardizzazione portata da eventi che seguono più o meno sempre le stesse dinamiche favoriscono a rendere tutto sommato lo scambio sempre più noioso. L’affrontare problematiche in vari altri ambiti della vita, l’emergere di gelosie e contrasti, portano tendenzialmente i partner a lasciare poco spazio all’esplorazione di quello che è sconosciuto dell’altro e a “normalizzare” lo scambio sessuale attraverso cadenze più o meno fisse e una abitudinarietà che spesso porta allo spegnimento dell’interesse sessuale: pensieri, fantasie e azioni vengono relegate a un immaginario che spesso si esplica in forme individuali che non si ha più la volontà di condividere.
- Genitorialità: ove presente, l’essere genitori e portare questa esperienza nella coppia, può essere spesso fonte di grandissimi contrasti e frustrazioni. La costruzione di un nucleo familiare che sia in grado di proteggere e mantenersi responsabile nella crescita dei figli porta a delle problematiche che la coppia affronta e che sono molteplici, perché non riguardano esclusivamente le tempistiche per la scelta del concepimento, ma, con il passare degli anni, vedranno i due fronteggiarsi su tutte le tematiche educative che potrebbero portare a contrasti piuttosto furenti.
L’importanza della comunicazione nella coppia è quindi sicuramente un elemento essenziale che permette di costruire e portare avanti un buon livello di benessere o meno. La scarsa, carente o addirittura assente comunicazione nella coppia può essere dovuta a tanti aspetti come la mancanza di fiducia e/o di affidabilità da parte dei partner, la difficoltà di apertura verso il dialogo, le dinamiche accusatorie e colpevolizzanti, la mancanza di indipendenza di uno dei due partner o di entrambi.
La comunicazione attiva nella coppia
Una comunicazione attiva passa attraverso alcuni canali essenziali:
- Favorire una comunicazione non verbale che possa essere attenta e rispettosa dell’altro: nel momento in cui questa non fosse di apertura e condivisione, il messaggio che arriverebbe al partner potrebbe essere addirittura opposto a quello che è stato invece il messaggio verbale.
Il messaggio IO (come presente nella comunicazione non violenta, di cui parlo in questo articolo) in cui ciascuno prende su di sé il carico e la responsabilità di quello che sta dicendo, senza diventare accusatorio per l’altro. - L’ascolto attivo, in cui, anziché cercare continuamente di interrompere l’altro e di comunicare quale sia la propria posizione riguardo a qualsiasi argomento, ci si pone con un atteggiamento di reale ascolto e apertura, in cui le richieste di chiarire quello che non necessariamente è scontato e afferisce al nostro modo di recepire e valutare quello che abbiamo sentito, permette di chiarire quelle che sono le vere istanze dell’altro, senza che si sia giunti già a conclusioni e a interpretazioni e si sia pronti a giudicare secondo il proprio metro di valutazione.
Tutte queste strategie comunicative possono essere sicuramente apprese e puoi sicuramente farlo cominciando un percorso di coaching attraverso il quale mettere in luce le difficoltà che possono essere emerse anche dalla lettura di questo articolo, per acquisire maggiore consapevolezza sulla situazione non necessariamente ottimale che stai vivendo nel tuo rapporto di coppia e per capire in che modo agire anche apprendendo delle strategie che ti permettano di essere più efficace e andare verso una vita che ti assomigli maggiormente, di cui tu ti possa sentire finalmente protagonista.