Come tenere viva la relazione, se ci si è conosciuti da poco

L’innamoramento è uno stato emotivo caratterizzato da un sentimento di gioia, appagamento e soddisfazione, accompagnato dall’attrazione verso un’altra persona. Ma tenere viva la relazione richiede impegno, soprattutto se ci si è conosciuti da poco.

All’inizio di un rapporto si vive una combinazione di attrazione fisica e sessuale e di desiderio di frequentare una persona, e potrebbe accompagnarsi alla conoscenza di qualcuno che non era presente nella nostra vita o a cui cominciamo a rivolgere uno sguardo diverso.

Per vivere serenamente la fase di innamoramento, dobbiamo sicuramente aver superato le ritrosie al lasciarci andare, non temendo più particolarmente i  pericoli che potremmo immaginare che deriverebbero dall’instaurare una relazione intima con un’altra persona.

Dopo una fase iniziale, la relazione di coppia tende a evolvere e a diventare via via più profonda e intima. Dopo la fase di innamoramento, l’idealizzazione dei primi tempi, quando la coppia si stabilizza, è inevitabile che emergano alcuni aspetti che potrebbero portare a incompatibilità e/o a conflitti, la cui gestione potrebbe risultare anche difficile.

Sicuramente, per affrontare e superare questo tipo di difficoltà, è necessario mettere in campo alcune capacità fondamentali: ascolto, comunicazione, empatia, spirito di collaborazione.

Il rischio è quello di perdersi

Se la vostra conoscenza è avvenuta attraverso una app di dating, alcuni fenomeni potrebbero essere molto comuni: come avevo scritto in passato in un articolo sul ghosting, sparire da una relazione è qualcosa che avviene piuttosto di frequente negli ultimi anni. Il fenomeno è soprattutto dovuto al fatto che, non essendoci una rete ancora ben costituita intorno alla nuova persona conosciuta, per questa è molto facile non contattarvi più da un momento all’altro, visto che non ci saranno occasioni in cui vi capiterà di incontrarvi, al di fuori di quelle concordate personalmente.

Una delle caratteristiche infatti più promettenti del conoscere qualcuno su una app di dating è il cosiddetto bridging (come racconto nel corso L’amore ai tempi delle app di dating), ovvero il fatto che le relazioni amorose possano essere condotte non solamente all’interno di un gruppo ristretto di conoscenti, amici di amici e familiari, ma anche con persone che non fanno per niente parte delle nostre cerchie di frequentazione. Questo permette anche di conoscere persone che fanno parte di gruppi sociali molto diversi da quello di provenienza e che possono avere interessi ai quali non era mai capitato di pensare. Queste combinazioni rendono quindi gli incontri particolarmente vari e in alcuni casi decisamente sfidanti, perché fatti in gruppi estremamente eterogenei.

Le modalità attraverso le quali le persone tendono a “dileguarsi”, soprattutto nei primi tempi dalla conoscenza o anche dopo qualche mese sono moltissime, ma potrebbero anche far parte delle caratteristiche intrinseche della tipologia di relazione che possiamo costruire attraverso una conoscenza fatta su una app.

È infatti molto comune che si rischi di perdersi proprio perché, appena superata la prima fase dell’idillio, durante la quale si vive la relazione immersi in una fortissima passione, in cui ci sono attenzioni reciproche, molto contatto fisico, il desiderio di stare sempre insieme, soprattutto da soli, le persone comincino poi a notare le differenze che portano a far emergere una serie di critiche, che in alcuni casi possono diventare anche distruttive, manipolatorie, ricattatorie.

Molte coppie danno per scontato di sapere ciò che l’altro vuole e ciò di cui ha bisogno e non si impegnano per tenere viva la relazione, pensando che possa bastare un iniziale interesse reciproco.

Nella prima fase che chiameremo dell’idillio, dunque, i partner sono entusiasti di essersi trovati e cominciano a sottolineare tutti gli aspetti per i quali si trovano in sintonia: è il momento in cui è possibile sentire che ci troviamo di fronte al partner ideale. Ci si troverà, dunque, in una fase estremamente creativa, in cui sarà facile scambiare informazioni, gusti, preferenze e cominciare a far affiorare le prime fantasie sulla vita futura insieme, in cui gli ostacoli sono pochissimi o del tutto inesistenti, o comunque verranno affrontati senza troppa difficoltà. La fase iniziale di ogni relazione d’amore presuppone una sorta di contratto tra le parti: è un momento durante il quale, accanto alla piccola parte emersa, cominciano a costituirsi gli accordi meno espliciti e consapevoli e si costruiscono le prime aspettative. È quindi molto comune che si contribuisca a costruire una figura di partner in un certo senso immaginario, che possa quindi essere completamente capace di appagare tutti nostri bisogni. Per far sì che questo venga però confermato dalle scelte che faremo successivamente e dall’immagine della persona reale che man mano affiorerà di fronte ai nostri occhi, è forse bene tentare di costruire le cose in modo da renderle fluide nella direzione di una conoscenza veramente approfondita.

Tenere viva la relazione

In che modo possiamo coltivare quindi una relazione nata da poco?

Se abbiamo conosciuto la persona che abbiamo cominciato a frequentare su un’app di dating, non sarà semplicissimo fare i primi passi allo scopo di far diventare la nostra relazione solida.

Ci sono alcuni elementi che possono sicuramente aiutare due persone a conoscersi meglio e a consolidare quello che man mano stanno costruendo, in particolare per non essere completamente preda di qualcosa di illusorio che non esiste nella realtà e per fare in modo che quello che stiamo immaginando della persona venga poi confermato da alcuni elementi della vita quotidiana.

Ti suggerisco di fare quindi attenzione a questi 10 punti:

  1. Entrare nel circuito degli amici – Il primo elemento è entrare a far parte delle frequentazioni abituali della persona. Non sarà semplicissimo, ma alcuni momenti informali potrebbero essere di aiuto. Possiamo, ad esempio, anziché immaginare da subito di uscire a cena con altri, di coinvolgere la persona che abbiamo cominciato a frequentare in una uscita di gruppo, una passeggiata informale, un trekking in montagna, una giornata al mare o al lago, una gita fuori porta, una bevuta serale, in modo che, tra tante persone, e senza il carico di sentirsi eccessivamente osservati, si possa pian piano cominciare a socializzare con tutte le persone intorno, come non necessariamente con qualcuno in particolare.
  2. Condividere le passioni – Cominciare a fare qualcosa insieme agli altri, come la condivisione di allenamenti sportivi, viaggi, visite a mostre e musei, concerti, andare a ballare. Se si tratta di una attività abituale per la persona, non faremo fatica a farci presentare le persone che già conosce e frequenta e potremo anche condividere una passione, che anche se non fosse ancora in comune, potrebbe diventarlo. Può essere molto affascinante farsi prendere dalle cose particolarmente amate dall’altro e farsi coinvolgere al punto da gradire anche molto l’esperienza e desiderare di fare altrettanto con le proprie.
  3. Trascorrere insieme del tempo di qualità e divertirsi insieme – Un punto da tenere assolutamente presente è la capacità di diversificare le attività da fare insieme. Se rimarremo fermi su un’unica modalità di frequentazione, o due al massimo, sarà molto difficile rendere la nostra relazione solida. Si può pensare che all’uscire per bere e mangiare, attività magari accompagnata da momenti di intimità, sarebbe bene abbinare anche altre tipologie di occasioni. Una passeggiata, il cinema, un giro a far compere, qualche ora passata a cucinare insieme,  un film sul divano guardato insieme, potrebbero essere quelle occasioni che ci permettono di vederci anche nello stile di vita di ciascuno in una giornata qualsiasi. Un aspetto che spesso viene sottovalutato è stimolare la possibilità di divertirsi facendo delle attività creative, che possono far sentire entrambi i partner coinvolti anche in modo leggero.
  4. Fare attenzione al curriculum relazionale – Potrebbe essere importante avere qualche strumento per capire in che modo le relazioni passate sono naufragate e non sono andate a buon fine. Senza fare un’indagine accurata, riuscire a far emergere qualche racconto sulle storie passate può aiutarci a individuare i punti su cui potrebbe poi essere necessario lavorare nella nostra relazione. Le regole del rapporto in costruzione sono chiaramente da esplicitare durante la conoscenza e non potranno essere disvelate tutte immediatamente, ma mantenere attenzione durante questo genere di racconti può aiutare a costruire un’immagine meno idealizzata del nostro partner.
  5. Lasciarsi degli spazi – Trovarsi sin da subito in una frequentazione troppo assidua rischia di creare una certa dipendenza reciproca e magari si procede più che altro per riempire altri vuoti, non legati alla relazione in corso. Potrebbe anche accadere che in fretta non si abbia quasi più nulla da raccontarsi e qualcosa di nuovo su cui confrontarsi. Non tutti ricordano di continuare a frequentare le persone della propria vita e a dedicarsi alle attività a cui si è appassionati, al fine di mantenere la propria energia vitale attiva ed equilibrata. Quello che potrebbe essere sempre bene tenere a mente è che rinunciare a pezzi di sé è una scelta che potrebbe anche condurre a mettersi in ombra l’uno con l’altro. È sicuramente importante tenere conto di preservare la propria luce, promuovere quella altrui e scambiare in modo paritario, al fine di valorizzare il contributo di entrambi.
  6. Evitare piccole discussioni continue – Una modalità piuttosto diffusa è quella di portare i propri sfoghi e le proprie ansie e aspettative immediatamente nella nuova frequentazione. In una prima fase, oltre a mantenere un buono spirito di osservazione dell’altro, sarebbe opportuno non sfiancare ripetutamente l’altra persona con questioni poco rilevanti. Una strada più saggia potrebbe essere quella di chiarirsi man mano le idee e fare delle richieste all’altro sulla base di quello che si è osservato e sulla consapevolezza di come si vorrebbe che le cose davvero importanti andassero.
  7. Comunicare affetto e riceverlo pienamente – Nel conoscere una nuova persona, potrebbe essere difficile lasciarsi andare a gesti affettuosi o leggere con immediatezza quelli dell’altro. È sempre bene ricordare che ognuno manifesta affetto attraverso il proprio canale e quindi che ci sono modi diversi di dimostrare interesse, tenerezza, amore e anche tempistiche che non necessariamente possono coincidere. Nel conoscere una persona, è bene cominciare a cogliere quali siano i segnali che possono indicare ciascuna di queste cose e capire se possono andare bene per noi o meno, perché vorremmo che questi gesti fossero manifestati attraverso altre modalità e/o con una frequenza diversa.
  8. Parlare per comunicare – Parlare, attivando anche la propria capacità di ascolto e di scambio, potrebbe voler dire non solamente mettersi d’accordo sulle attività della giornata. Il dialogo costruito anche sui propri stati emotivi personali, sui propri vissuti quotidiani e la condivisione di quello che non va della propria vita o del comportamento altrui, è qualcosa su cui riflettere costantemente, mentre accade. Talvolta, la comunicazione rischia di diventare improvvisamente accusatoria e questo spesso si verifica quando molte delle aspettative sono state deluse. Il dialogo si costruisce nella quotidianità e può portare a un sentire comune, in cui si ha il desiderio di condividere, di confrontarsi e di scambiare, anche per crescere singolarmente e nella relazione.
  9. L’importanza del sesso e il dormire insieme – La questione dell’intimità, per due persone che si conoscono relativamente da poco, è piuttosto delicata: talvolta, le conoscenze sulle app e in generale quelle degli ultimi anni, sono piuttosto frettolose riguardo alla questione sesso. Attraverso questa modalità, talvolta non si ha il tempo e non si è più in grado di parlare dei propri desideri e delle proprie inclinazioni. Quello che si tende a verificare con grande velocità è esclusivamente se l’attrazione fisica può essere corroborata da una sessualità che possa funzionare bene. Non altrettanto in fretta, tranne che per i giovanissimi, che sono spesso anche incuriositi da questo tipo di esperienza, si affronta la questione del dormire insieme: il vero nodo dell’intimità viene infatti posto di fronte al cadere di una serie di ritrosie che, in quel caso, non possono che essere disvelate. Dormire insieme è sicuramente il momento in cui si è maggiormente indifesi e in cui l’altro può cominciare a coglierci in tutta la nostra vulnerabilità.
  10. Scegliere il proprio patto – Scegliere se il legame potrà essere esclusivo e capire in che modo questo possa essere realizzato, attraverso un vero e proprio contratto relazionale, in cui questo aspetto viene esplicitato, è una questione non semplicissima da affrontare e che molti non toccano quasi mai. Per molte coppie, dare per scontato che una relazione debba essere monogama è la via più semplice e più rapida, a fronte però di questioni, come quella del tradimento, che si potrebbero poi dover affrontare da un momento all’altro. Questo punto potrebbe essere il più difficile da affrontare: tendenzialmente, una coppia che si è conosciuta nel mondo virtuale, farà molta fatica a staccarsi definitivamente da quel mondo e magari a farlo insieme, in modo esplicito. L’invito è dunque a essere piuttosto chiari su questi passaggi per capire se è possibile avere un futuro insieme, basato su una visione comune, oppure no.

A te è stato possibile osservare attraverso quali punti la tua relazione è cresciuta? Quale credi sia l’elemento fondamentale che può caratterizzare la buona riuscita di una frequentazione che poi diventa con il tempo una relazione importante?

Valeria Squillante

Autore: valeria squillante

La mia curiosità per le persone e per il mondo mi ha portata a studiare in tutte le fasi della mia vita, facendo di me una lifelong learner. Nelle tante vite che ho vissuto sono stata musicista, antropologa, docente. Nella mia vita più recente sono diventata una counselor psicosintetica e una coach delle relazioni e ho avviato il mio progetto #thedaimoncoach, attraverso il quale concilio tutte le mie parti creative e lavoro con donne che vogliono mettere al centro della propria vita se stesse e desiderano realizzare il proprio daimon. Sono da sempre una girovaga, appassionata di viaggi, di fotografia, di culture contemporanee, di tè e di cucine internazionali.

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