Chi sei e che cosa fai?
Sono Caterina, ho 52 anni, vivo a Milano con un marito, tre figli adolescenti e un vecchio cane. Ho avuto molte vite lavorative. Da più di dieci anni sono una giornalista scientifica esperta in comunicazione web e video.
Perché hai fatto il Master in coaching?
Mi sono iscritta all’ultimo momento all’edizione di ottobre 2015, dopo avere frequentato diversi workshop di Accademia della Felicità e aver scoperto quanto mi fossero congeniali il metodo e l’ambiente di ADF. Il Master ha confermato ulteriormente questa sensazione. Le mie colleghe sono state compagne di viaggio con cui ho sperimentato la sorellanza e affrontato il cambiamento e ora sono vere amiche. Il Master ADF prepara coach che hanno lavorato molto su se stessi, perché fornisce prima di tutto gli strumenti e la possibilità di conoscere se stessi, le proprie potenzialità e i propri pensieri limitanti. La tecnica del colloquio viene approfondita e studiata, ma non è l’unica essenza dell’insegnamento e non ha tutta l’enfasi data in altre scuole. È solo dopo aver fatto conoscenza approfondita con se stessi che si può essere di aiuto agli altri. Un po’ come quando precipita un aeroplano: prima bisogna mettersi la maschera per l’ossigeno e poi si può pensare a chi ha bisogno di essere aiutato!
Che benefici hai avuto?
Moltissimi. Mi sento una persona molto più consapevole e felice, perché ho imparato a conoscermi meglio e a capire che i lati del mio carattere che vivevo come più difficili sono anche parti di me che mi rendono unica e utile agli altri, se li uso in maniera consapevole. Ho imparato ad uscire dalla mia confort zone provando molte esperienze nuove che non pensavo di poter fare e mettendo a dura prova la mia voce interiore castigante. Ho imparato ad ascoltare in modo profondo me e gli altri per cercare di comprendere il significato di quello che la vita propone.
Quando oggi mi chiedono come sto, io rispondo senza esitazioni: “Bene”. E mi accorgo che le persone sono stupite, perché a Milano (patria del milanese imbruttito) la risposta classica è: “Insomma”, “Ma si,… non mi posso lamentare” o “Potrebbe andare meglio”. Oggi, è molto difficile essere grati alla vita per quello che ci dà, che non capita mai a caso, ed è disdicevole dichiarare di essere felici di se stessi e di quello che si sta facendo, fosse anche solo fare la spesa, portare fuori il cane o bere una tisana.
Quali sono stati i più grandi cambiamenti?
Il più grande cambiamento è stata la decisione di camminare per più di 200 chilometri sul cammino di Santiago e farlo. Partendo da sola con il minimo di programmazione e bagaglio. È stata un’esperienza che mi è servita a riflettere, a diventare più consapevole e a continuare nel cambiamento.
Con il Master e gli esercizi e il confronto con le mie colleghe sono entrata in contatto con parti molto profonde di me stessa che non sapevo di avere, ma al tempo stesso ho imparato che posso e voglio essere più “leggera”. Tra l’altro il Master è anche coinciso con una dieta efficace nel perdere peso, in un aumento della mia attività fisica e della cura del mio aspetto fisico e nella decisione di diventare più “bionda”. Ora sono pronta per diventare una fikissima 60enne.
Cosa stai facendo oggi di diverso?
Mi ascolto di più e, lavorando come freelance, questo mi consente di essere più propositiva nei confronti dei miei clienti. Presto inizierò anche a fare il tirocinio per diventare coach. Mi sto anche adoperando molto per trovare nuovi sbocchi professionali mettendo insieme le mie competenze passate con quelle nuove del coaching. Ma soprattutto sono più consapevole della mia vita e questo mi rende felice.