Benefici dell’orto sul terrazzo

Fino a un paio d’anni fa sono stato il felice coltivatore di un orto di collina. La casa in cui vivevo con mia moglie era circondata dal verde e, oltre a un giardino condominiale con betulle, abeti e larici, c’era anche un prato di proprietà del nostro ex padrone di casa. Gli chiesi subito se potevo realizzare un piccolo orto in una parte del prato e, visto che lui non aveva nulla in contrario, presto mia moglie e io incominciammo a raccogliere zucchine, cetrioli e pomodori. Poi abbiamo cambiato casa, l’orto non c’era più ma non volevo rinunciarci. Così, ho deciso di sbizzarrirmi coltivando biete, cavolini di Bruxelles e pomodori “Cuore di bue” in vaso, in un angolo del mio terrazzo.

L’esperienza dell’autoproduzione sul terrazzo di casa

Certo non tutti hanno a loro disposizione un terreno per poter coltivare le proprie verdure, ma non è il caso di disperare perché coltivare un orto sul terrazzo o sul balcone è possibile e soprattutto si rivelerà un’esperienza molto gratificante. Quella di autoprodurre le verdure per l’alimentazione famigliare è sicuramente una delle esperienze più creative e appaganti che io abbia sperimentato.

Il mio metodo

Personalmente inizio con la produzione della piantina partendo dal seme: mi procuro degli alveoli pieni di terriccio universale e, dopo averli seminati all’inizio della primavera, li sistemo in una posizione riparata, all’interno di una piccola serra, proprio sul balcone di casa soleggiato al mattino. Così facendo, mi regalo tutto lo stupore della nascita delle plantule giorno dopo giorno. A maggio normalmente le piantine sono pronte per essere messe a dimora nell’orto o in un vaso più grande. Se non si riuscisse a occuparsi della semina, nel periodo aprile/maggio si potrebbero acquistare le piantine già sviluppate, prodotte da qualche azienda agricola, in modo che si sviluppino e diano i frutti nel periodo estivo.

I benefici “materiali”

Tutto questo procedimento ha molto a che fare con l’attesa e con la pazienza, due condizioni che possono diventare un buon esercizio in questo momento storico in cui abbiamo l’impressione di poter avere a nostra disposizione tutto e subito. La cosa bella nell’esercitare la nostra pazienza è che potremo vivere un’esaltante sorpresa nel momento in cui la prima piantina emergerà dal terriccio o quando si svilupperà il primo frutto. Sarebbe illusorio pensare che sia sufficiente un piccolo orto per il sostentamento alimentare di una famiglia, però impegnarsi in un’attività di questo tipo rappresenta un’ottima integrazione alla propria spesa, oltre a essere un esperimento legato al gusto. Se siete abituati alla verdura del supermercato, ad esempio, potrebbe sorprendervi il sapore di un pomodoro “Ciliegino” o di un ravanello “Breakfast Club” coltivato da voi.

Come fare a coltivare un piccolo orto sul terrazzo: suggerimenti e accortezze

Anzitutto bisogna tener conto dello spazio di cui si dispone, per cui se il terrazzo è largo si potrà pensare a vasche piuttosto capienti, mentre se ci si ritrova con un balcone stretto e lungo bisognerà pensare a soluzioni diverse. Io personalmente utilizzo vasconi in cotto di 100 x 50 x 50 cm. e la produzione funziona abbastanza bene.

Alcune accortezze tecniche per la coltivazione in vaso

  • Dimensioni dei vasi. Le piante che hanno uno sviluppo voluminoso come i pomodori, le zucchine, le zucche o i fagiolini rampicanti hanno bisogno di un minimo di profondità dei vasi in cui vengono poste (40/50 cm. di profondità x 30 cm di ampiezza per ogni pianta sviluppata), mentre per quanto riguarda piante con uno sviluppo minuto (rapanelli, peperoncini, insalata, rucola, spinaci) sono sufficienti vaschette di dimensioni inferiori.
  • Concimazione. Bisogna provvedere con concimazioni specifiche, o arricchendo il terreno con stallatico maturo nel periodo invernale (prima della messa a dimora delle piantine), o con irrigazioni con concime liquido per il periodo di sviluppo della pianta, normalmente in primavera, ma per alcune, come la zucca, anche in estate.
  • Periodo di semina. Ci sono piante che si possono mettere a dimora o seminare in vaso anche a giugno: molte insalate, il basilico, il coriandolo, il prezzemolo, che si svilupperanno velocemente. Anche gli ortaggi tipici del raccolto autunnale come le Brassicaceae (ossia i cavoli di ogni tipo, dal broccolo al Pak Choi), i porri, e le zucche possono essere seminati in questo mese.
  • Messa a dimora delle piantine. Giugno è ancora il momento buono (ma siamo al limite) per trapiantare piantine acquistate in azienda agricola, come pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, sedano, coste e okra, in vasi più capienti o in piena terra.
  • Luce del sole. È fondamentale riconoscere l’esposizione del proprio terrazzo e quindi adeguarsi, coltivando piante più adatte a una forte insolazione oppure altre che preferiscono la mezz’ombra.
  • Irrigazione. In generale, l’orto in vaso richiede un maggior apporto d’acqua. Può essere una buona soluzione quella di mascherare dal sole diretto il vaso da cui spunta la piantina con un telo ombreggiante posto sulla ringhiera; oppure utilizzare la pacciamatura, ossia la copertura del suolo con corteccia o paglia in modo da mantenere maggior umidità e diminuire l’evaporazione dell’acqua.

Perché coltivare un orto sul terrazzo

  1. Cimentarsi nel lavoro dell’orto famigliare sul proprio terrazzo è motivo di grande benessere individuale: è risaputo che il contatto sensoriale con le piante aiuta la salute fisica e psicologica.
  2. Relazionarsi con la vita e il ciclo naturale della pianta rende maggiormente consapevoli della stagionalità, dunque dei ritmi a cui anche noi possiamo tendere. Questa riflessione è utile soprattutto quando ci sentiamo stressati e oberati dalle attività. Possiamo rallentare, se lo vogliamo. È importante inoltre riconoscere, attraverso l’esperienza diretta, cosa possiamo mettere nel piatto in ogni periodo dell’anno. Se desideriamo le zucchine a marzo, ci renderemo subito conto che è impossibile produrle sul nostro terrazzo in quel periodo (a meno che non disponiamo di una serra riscaldata).
  3. La cura della pianta aumenta in noi il senso di responsabilità. Ad esempio, può essere interessante coinvolgere i bambini rendendoli partecipi e attori del meraviglioso mondo vegetale in continua trasformazione sotto i loro occhi. Ma anche per gli anziani (e in generale a qualunque età) avere un impegno nel coltivare con costanza le piantine del proprio orto sul terrazzo può essere un’importante ragione per lottare contro stanchezza o depressione. Nella mia esperienza mi godo soprattutto il momento dell’innaffiatura, la sera, d’estate: un momento di grande pace e piacere, nonostante le fatiche della giornata appena terminata. Fa l’effetto di una calamita che ti porta ad alzarti, non puoi lasciarle senz’acqua e nel frattempo fai del bene a te stesso, facendo attività fisica soft.
  4. In questo frangente anche la creatività non va sottovalutata perché l’aspetto di un orto, nel suo momento di massima auge, è rigoglioso, strabordante, colorato. Ricordo una qualità di  zucchetta rampicante Hokkaido (ottenuta da seme proveniente dal Giappone) arrampicata su di un’impalcatura di canne quando avevo l’orto in piena terra. Volendo, si potrebbe realizzare una soluzione di questo tipo anche sul proprio terrazzo, dove le zucche pendule sembrerebbero tante lanterne cinesi.
  5. Infine non si può dimenticare l’aspetto forse più importante nella coltivazione del proprio orto sul terrazzo, ossia quello ludico. La dose di divertimento nel trafficare con terra, piante, frutta e verdure deriva in gran parte dalla soddisfazione personale nel vedere il risultato del proprio lavoro, che non solo si potrà osservare, ma anche consumare in ottimi piatti. Ricordo la soddisfazione di mia moglie quando ha raccolto i suoi primi fagiolini “Trionfo Violetto” coltivati in vaso.

Un’alternativa all’orto: la bomba di semi

E se poi proprio non trovate il tempo di coltivare un orto sul terrazzo, provate almeno a cimentarvi con un bombardamento! Si tratta di un’attività pacifica, niente corsa agli armamenti, state tranquilli! La bomba di cui parlo è piena di semi dei vostri fiori preferiti.

Come preparare una bomba di semi

Vi serviranno argilla secca in polvere, terriccio universale e una busta dei vostri semi preferiti. Amalgamate in proporzione 5 parti di argilla, 1 di terriccio e 1 di semi, mixando il tutto con poca acqua fino a ottenere un composto modellabile. Realizzate delle palline che saranno le vostre bombe. Lasciatele seccare e, non appena saranno trasportabili, portatele con voi e lanciatele negli incolti più tristi per colonizzare le vostre città con un mix di fiori colorati!

Paolo Astrua

Autore: Paolo Astrua

Ho lavorato per anni in teatro come attore ed educatore. A un certo punto, però, ho sentito che quella non era più la mia strada. Quando mi sono concesso di guardarmi dentro, ho capito che desideravo utilizzare la natura e le piante come mezzi per migliorare la mia vita e quella degli altri. Attualmente creo giardini e terrazzi che portino felicità basandomi sul rispetto dell'ambiente e sulla sostenibilità, tengo laboratori e scrivo della relazione tra uomo e natura. Credo che le piante giuste possano portare benessere emotivo nella vita delle persone e questa convinzione è alla base della mia "Filosofia Vegetale". Amo camminare nei boschi, da solo o col mio cane Athena, riconoscere le piante selvatiche e condividere la quotidianità con mia moglie Giovanna. Nel 2017 mi sono iscritto al Master in Coaching perché desidero diventare ancora più felice.

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