Volevo iniziare questa rubrica mensile dal 2018, ma dopo aver visto un video sull’industria della Felicità ho pensato di dire la mia (la nostra) su un tema che oggi è piuttosto diffuso, e che 7 anni fa era ancora abbastanza desueto: essere Felici, nonostante… la vita, le cose tristi, le disgrazie sociali politiche ed economiche, le disgrazie amorose (e chi più ne ha più ne metta).
Abbiamo deciso di chiamarci Accademia della Felicità per scherzo, perché la felicità non si insegna, si vive, ovviamente. Ci piaceva però l’idea di un posto fisico e virtuale dove si potessero trovare gli strumenti per stare bene nelle varie aree della vita e stare bene “nonostante la vita”.
Un posto né aziendalese, né New Age dove fare incontrare e trovare persone con le stesse ambizioni di vita e la stessa ricerca di un equilibrio che va aldilà delle singole dimensioni, ma diventa, in generale, “Resilienza” e bisogno di BEN – ESSERE in senso assoluto.
In questi anni ho seguito – nel mondo anglosassone – tanti “movimenti minimalisti” e quindi è per me abbastanza facile non associare la Felicità al benessere economico, allo status sociale o alla quantità di beni che si possiedono; ho pensato, quindi, di stilare una lista di azioni/pensieri che non costano assolutamente nulla e che generano felicità.
Oggi, nel 2017.
AMARE
Sì, inteso proprio come “avere la capacità di provare amore”.
Non innamorarsi, non essere amati. Amare è qualcosa di “adulto” e responsabilizzante (e non prevede necessariamente essere ricambiati, allo stesso tempo non prevede di distruggersi per amore).
FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI
A livello di endorfine prodotte, fare – volentieri – qualcosa per gli altri è come mangiare un sacco di cioccolata o drogarsi bene; insomma un modo perfetto per sentirsi bene.
VIVERE NEL MOMENTO PRESENTE
Questo è forse uno dei passaggi più difficili, nessun momento storico più di quello che stiamo vivendo ci chiede di essere proiettati verso il prossimo passo.
Eppure imparare a stare nel presente è un’ottima cura per la iper-digitalizzazione e la Paura di Perdersi Qualcosa (FOMO – Fear of Missing Out) tipiche del 2017.
PRENDERSI CURA DI SÉ
Che non significa andare in palestra o dall’estetista (anche quello, ma non solo).
Significa ascoltare il proprio corpo e dargli quello che chiede: riposo, movimento, cibo, digiuno, cura, relax.
TENERE UN DIARIO
Che sia il diario della gratitudine, le pagine del mattino o uno Smash Book (chiedete alla Specialista per saperne di più) fermare con carta e penna i propri pensieri aumenta il nostro livello di consapevolezza e quindi di benessere.
CIRCONDARSI DI PERSONE CHE STIMIAMO
Siamo il frutto delle 5 persone che frequentiamo di più. A volte abbandonare persone non nutrienti per noi – anche se sono parenti o amici storici – può fare spazio a conoscenze migliori. Non dimentichiamoci che gli amici dei nostri 20 anni raramente sono le stesse persone a 50.
Buone Feste e buon relax vi aspettiamo in ADF dal 7 di gennaio in poi,
a presto
Francesca
FONTI UTILI PER APPROFONDIRE GLI SPUNTI VELOCI DI QUESTO ARTICOLO PRE NATALIZIO (in inglese ed italiano):