Letture estive per iniziare bene l’autunno

“Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno. Idealmente si ricomincia”

(S. Littleword).

 

E’ vero, è proprio così. Si torna alla normalità, alla vita di tutti i giorni. Il mare, il lago, la montagna, il sole, le passeggiate, i profumi sconosciuti, gli abiti leggeri e scanzonati vengono riposti in un cassetto.

Non so voi, ma io all’inizio “del nuovo anno settembrino” sono più elettrizzata che al 31 dicembre. Mi faccio tantissime promesse e scrivo sempre l’elenco dei buoni propositi. E quest’anno sono più fiduciosa che mai. Grazie al coaching, infatti, ho imparato abilmente a fare to-do list a prova di “tsunami esterni” (insomma, intendo gli altri e i loro bisogni!), a dare priorità ai miei desideri e ai miei impegni.

Di sicuro rispetterò il proposito “La serata della lettura”. Nulla mi distoglierà dal programma: LIBRO, divano, copertina, gatta e tisana.

La vita quotidiana infatti erode il tempo che posso dedicare a questa mia passione. Per cui ho cercato una soluzione rapida e indolore per risolvere questo problema. Come?

Bloccando la mia agenda una sera a settimana! C’è chi si iscrive al corso di yoga, di disegno, di inglese o altro, prendendo un impegno settimanale per mesi… e io farò altrettanto.

Ovviamente durante il periodo estivo non ho questo problema. Per me l’estate è magica perché posso leggere seguendo i miei desideri e in base al tipo di vacanza che sto facendo. E anche quest’anno sono partita con la valigia colma di libri. Ebbene si, lo ammetto: leggo ancora su carta.

Amo guardare la copertina ogni volta che inizio a leggere, sottolineare qualche frase, girare le pagine, vedere quando arrivo a metà e poi giù a scendere verso la fine del libro.

E’ un’emozione impagabile, dopo mesi o anni, ritrovare qualche granello di sabbia tra le pagine, uno scontrino o un segnalibro, dettagli che mi ricordano dov’ero mentre lo leggevo.

Hanno avuto il piacere di partire e volare con me:

Ho letto comodamente sdraiata in spiagge sarde, tra gli schiamazzi della gente o con la calma che magicamente si creava al tramonto; alla sera in hotel dopo lunghe camminate per scoprire la meravigliosa Praga; in prati sconfinati, accompagnata solo dal ronzio delle api, nel mio “ritiro di benessere” sull’Appenino Tosco-Emiliano.

Contesti diversi, emozioni diverse e libri diversi. Tutti diversamente splendidi.

A luglio avevo scritto un articolo sul blog di ADF nel quale suggerivo due libri da mettere in valigia (“Un inverno con Baudelaire” di H. Cobert e “Olive Kitteridge” di E. Strout); spero tanto che qualcuno si sia fidato e li abbia letti.

Ora se dovessi dire quale libro vi suggerisco sarei estremamente in difficoltà. Mi hanno regalato tutti emozioni intense, differenti tra di loro, ho sorriso, ho pianto, ho pensato molto. Mi sono soffermata su passaggi differenti ponendomi domande alle quali non ho ancora dato una risposta.

Ma sono certa che TUTTI questi libri dovrebbero essere letti. Spero di riuscire a descriverli nel corso di articoli/post futuri.

Oggi scelgo “di pancia”. Dico che se c’è qualcuno di voi che parte per un lungo weekend settembrino può infilare nel bagaglio a mano “La perfezione non è di questo mondo”.

Un libro snello, circa 170 pagine, che ti coinvolge subito, sin dall’inizio, che ti attira come una calamita, ti incuriosisce perché vuoi sapere cosa accadrà e come si intrecceranno le vite dei 4 personaggi protagonisti di questo romanzo definito “una commedia fresca e delicata, che arriva dritta al cuore”.

Ed è vero.

Ed è per questo che non sottovaluterei il “potere” di questo libro, ottimo strumento di self coaching. Ho avuto modo di riflettere molto su ciò che significa essere anziani, consapevoli della vita, di tutte le sue sfumature ed emozioni.

Olga, con la sua saggezza, le sue rughe, il suo cuore dal ritmo incerto, era accanto a me ogni volta che leggevo. Gemma mi ha illuminato sul rapporto madre-figlia. Adriano ha rinforzato il mio credo nei confronti dell’Amore e del rispetto per il compagno di vita di ognuno di noi. E Fausto mi ha fatto capire che i sogni sono importanti. E che bisogna realizzarli. Nonostante i giudizi altrui.

Quattro personaggi ricchi di personalità. Che abitano tutti in ognuno di noi.

Cinzia Gallina

Autore: Cinzia Gallina

Ho 43 anni, vivo a Milano, divoro libri e sono un’amante dei gatti. Appassionata dall’umanità, ricerco continuamente risposte alle domande che popolano la mia mente. Per questo, seduta ai banchi dell’università decido di voler lavorare con e per le persone accompagnandole nel loro percorso professionale. A dicembre 2015, ho bisogno di novità e mi iscrivo al Master in Coaching di ADF: grazie a questo percorso capisco che sviluppare le potenzialità dell’individuo è per me obiettivo di primaria importanza. Adesso lavoro come libera professionista mettendomi a disposizione di coloro che sono interessati ad una riflessione personale e professionale.

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