AmaTi e fai ciò che vuoi

Da oggi inizia a scrivere per il nostro blog Anna De Pascalis, ex studentessa del nostro Master, esperta di libri (per lavoro e per passione). Ogni mese Anna ci suggerirà dei titoli interessanti, che raggrupperà per temi. Oggi iniziamo con quelli che ha letto questa estate…

Nei giorni scorsi stavo pensando a un titolo per questo articolo prima ancora di scriverlo. Alla ricerca di un trait-d’union per i libri scelti che non fosse solo LIBRI LETTI QUEST’ESTATE, devo aver lanciato un messaggio così potente all’Universo che all’improvviso mi si è materializzato. Lì, davanti, scorrendo Facebook, nella foto che vedete all’inizio dell’articolo. Grazie Marji Mazz, amica che l’hai creata, postata e mi hai pure autorizzata ad usarla. Grazie sant’Agostino. Grazie universo. E così, con questo titolo, come in una ripresa della tua connessione che carica pian piano le immagini, le copertine dei miei libri hanno iniziato una dopo l’altra ad apparirmi.

AmaTi e fa’ ciò che vuoi: un monito per volersi bene ed essere alleati di se stessi. Per entrare in empatia e comprendere quello che arriva dall’altro. AmaTi e fa’ ciò che vuoi senza essere autoindulgenti, ma accogliendo le emozioni con consapevolezza, accettando senza giudizio e cercando di rendere autentica la nostra vita. Ed ecco i libri che ho scelto per questo mese…

IO PRIMA DI TE – Jojo Moyes (ed. Mondadori)

 “Sfida la vita. Metticela tutta. Non adagiarti”

Sono una bibliotecaria prevenuta sui libri molto richiesti. Se poi il libro ha anche una brutta copertina non solo diffido ma lo rifuggo proprio. E “Io prima di te” rientrava alla grande in questa casistica. Ma poi Francesca Zampone ha consigliato quest’autrice e ho deciso di superare il pregiudizio. Alla fine ne sono stata contenta.

Dalla copertina dell’ultima edizione italiana sembra un romanzo Harmony ma non è una storia d’amore pura e semplice, è una storia sulla vita che parla di empatia e cambiamento. Louisa Clark è una giovane donna che pensa di conoscere a menadito la sua ordinaria e confortevole vita normale. Will Traynor invece sa benissimo che un incidente ha cambiato la sua esistenza e spazzato via la sua voglia di vivere. E’ intrappolato dai limiti del suo corpo così come Louisa è bloccata dai limiti delle sue paure: conoscendosi sperimenteranno il cambiamento. L’ascolto dell’altro insegna a capirne le esigenze, ad ascoltarne le paure e i sogni rendendosi conto alla fine di ciò che si vuole dalla propria vita.

Una storia grintosa con risate e tristezza, che non dà giudizi su ciò che è giusto o sbagliato.

IO SUDO – Valentina Bergamante (ed. La Caravella)

“Il mondo si divide in due: forse io dovrei capire da che parte mi trovo e magari vedere se è possibile cambiare”.

Emilia ha un buon lavoro noioso, un blackberry aziendale, un capo che la chiama anche la domenica e sta per sposarsi con Mattia, un fidanzato adorante, sensibile e comprensivo, un buon partito, un chirurgo che ha sempre sotto controllo ogni situazione e che non suda mai. Mattia le è stato presentato da Anna, la sua migliore amica, una che non ha mai avuto intoppi nella vita e vive come se per tutti fosse così.

Emilia ha anche una sorella gemella, Elisa, che vive da anni in Thailandia. Tanto la prima cerca di dare un senso alla propria vita che non arriva mai chiaro, quanto la seconda prende la vita a morsi, vivendola senza darle peso ma acquisendone un significato.

Una vive la vita scegliendo quello che desidera, l’altra vive la vita scelta dagli altri. Alla fine, Elisa in un certo senso convincerà Emilia a non opporsi a quello che sente di provare. E lo farà non con le parole, ma muovendosi e trascinandola insieme ai fatti dietro a sé.

Io sudo” scorre veloce senza leziosità, scoprendo insieme alla protagonista tanti modi di sentire l’altro, mostrandoci che, nell’ascolto e in ricezione, le cose arrivano nel momento in cui si cerca un cambiamento.

IL PRIMO UOMO CATTIVO – Miranda July (ed. Feltrinelli)

La copertina è così colorata che non può che catturare l’attenzione. “Il primo uomo cattivo” è un romanzo sicuramente originale così come la sua autrice, Miranda July. L’ho conosciuta con il suo primo lungometraggio nel 2005, “Me and you and everyone we know”: sarei andata a vederlo comunque, anche se mi avessero dissuaso dal farlo, perché aveva una locandina rosa con le foto dei protagonisti che ispirava atmosfere alla Amélie. Era un film surreale e un po’ naïf così come lo è questo romanzo e come lo è la sua protagonista Cheryl. Una quarantenne che vive sola a Los Angeles, ama un uomo molto più vecchio di lei, il quale, a sua volta, ama un’adolescente. La svolta avviene quando si ritroverà ad ospitare la figlia diciannovenne dei suoi datori di lavoro, e con lei entrerà in un tourbillon di sperimentazioni e cambiamenti, attraverso amore, sesso, maternità, malattie, tristezza.

Cheryl è sempre autentica e per questo ispira simpatia, affronta le cose senza rifuggire, amando incondizionatamente ciò che arriva dall’altro. Non per iperrealisti.

LA DISTANZA – Baronciani – Colapesce (ed. Bao publishing)

Nicola è un millenial siciliano che vive una relazione a distanza e deve raggiungere la sua ragazza a Londra. Indeciso su cosa fare della propria via e insicuro su cosa lo aspetta il domani (“Il mio terrore è questo futur vacui di rapporti senza obiettivi concreti”). E’ indolente, brontolone, simpaticamente spocchioso, accusa i genitori di aver investito malamente i soldi di sette anni di analisi (“potevate pagarmi due master”) ma un secondo dopo sarebbe pronto a suonare il campanello di casa loro per mangiare il polpettone preparato da mamma.

La distanza” è Woody Allen e Alta Fedeltà: a me, che millenial non sono, la sensazione che mi dà è quella di una musicassetta, dove finito un pezzo che ti è piaciuto tanto, premi rewind e poi play, e poi ancora e ancora. E’ una graphic novel dai colori vivaci e strabordanti come la Sicilia che racconta. Non ci sono i margini solitamente bianchi delle pagine, i tratti sono morbidi e la storia profuma di estate, di mare e libertà. Cambiare destinazione è possibile.

Autore: Anna De Pascalis

Rodigina di nascita, veneziana per amore. E poi Bologna, Firenze e Londra nel cuore. Un’adolescenza negli Anni ’80, tra capelli cotonati, glitter e musica pop, spiega una perdurante predilezione per i colori accesi e le braghe di pelle. Mi piace scoprire posti nuovi e organizzare piccoli viaggi slow. Il cibo cucinato con passione e presentato con cura è un dono che apprezzo tantissimo. Ottimista, ironica e diplomatica, cerco sempre di guardare al di là delle apparenze e di stupirmi delle cose di ogni giorno. Ho frequentato il Master in coaching di Accademia della Felicità per conoscermi meglio e per aiutare gli altri a creare la vita che desiderano vivere.

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