Foto di Elena Tomaini
Ho avuto un gatto, un cane, un canarino.
Tutti entro i primi dieci anni di età e senza godere troppo della loro vicinanza perché in casa non ci potevano stare.
“Sciò! In giardino”, “Qui no, mettilo in veranda”: chissà se mia mamma davvero non sopportava gli animali, proprio nessuno e senza distinzione, o, più semplicemente, ne aveva solo paura. In compenso, all’Università ho abitato con tre aspiranti veterinarie. Avevamo un grande appartamento e, me esclusa, ognuna conviveva con il proprio cane.
In quel periodo, ho potuto rendermi conto dell’impegno e delle necessità di un animale domestico ma anche della compagnia e della gioia che è in grado di donare. Interagire con loro, i pets, è sempre occasione di crescita: aiuta la socializzazione, stimola l’attivazione emozionale, aumenta l’autostima.
Tuttora non possiedo animali ma ho amici pazzi per i loro conigli, un nipote dedito ad un acquario quasi più grande del suo bilocale, innumerevoli amiche gattare, senza contare i conoscenti che vivono in simbiosi col loro cane.
Direttamente o indirettamente gli animali attraversano la nostra vita. Il legame tra noi e loro è spesso descritto in saggi e romanzi, qui ne propongo una minima scelta: le storie umane prendono consapevolezza attraverso quelle animali, e consentono di apprezzare e riconoscere con gratitudine quel loro essere magnanimi nell’offrirci ogni giorno un amore grande, puro e incondizionato.
PARADISI MINORI – Megan Mayhew Bergman (NN Editore)
Dodici donne di età diverse, le cui storie parlano di maternità, di relazioni, di solitudine per dodici racconti, dove gli animali sono co-protagonisti nell’intrecciare il loro essere al mondo con quello degli umani, convivendo con loro o anche, semplicemente, passando accanto alle loro vite.
Come ne Le arti della casalinga, dove una giovane single parte col proprio bambino a cercare la voce della madre defunta, memorizzata e custodita gelosamente dal pappagallo con cui ha vissuto fino all’ultimo giorno, in grado di imitarla perfettamente. O come in Collezioni, dove un fidanzato mette l’amata di fronte ad un aut-aut: lui o la banda infinita di cani, gatti, procioni e quant’altro continui a occuparne la casa. E ancora, in Un’altra storia a cui lei non crederà, dove una madre riuscirà ad esprimere l’istinto materno che con la figlia non è riuscita a manifestare salvando un piccolo lemure in via di estinzione.
Racconti penetranti e perfetti nell’uso sapiente di flashback per interrompere lo sviluppo dei fatti presenti e inserire il passato, allo scopo di inquadrare meglio le protagoniste.In questo libro le connessioni tra umani e animali diventano l’espediente per metterle alla prova, consentendo così di acquisire consapevolezza su se stesse e sullo spessore dei loro legami familiari, spesso sofferenti.
PETS. COME GLI ANIMALI DOMESTICI HANNO INVASO LE NOSTRE CASE E I NOSTRI CUORI – Guido Guerzoni (Feltrinelli)
“Ma non ti bastavano gli altri due, vero?”.
La constatazione viene fatta da un amico all’autore di Pets, Guido Guerzoni. Gli altri due sono i figli, il riferimento velato invece è a Pippo di Sanchi, un bracco di ventitré chili, “leggermente difettato” rispetto al trisavolo campione di bellezza.
Il 17 settembre 2011 il peloso arriva in casa e scoppia l’amore a prima vista. Guerzoni riconosce di ritrovarsi in poco tempo “vittima della nemesi del padre moderno”. Il babbo di Emma e Tommaso. Ma anche di Pioppo di Sanchi, appunto. Comincia così ad appassionarsi alla letteratura antrozoologica e divora saggi e volumi che studiano i rapporti tra esseri umani e animali. Soprattutto analizza compulsivamente il fenomeno che negli ultimi 15-20 anni ha portato gli animali domestici da “un primo processo di umanizzazione fino all’apice odierno della parentizzazione”. Il risultato è questo saggio, ricco di dati, anche statistici.
Spiritoso e brillante, Pets racconta quanto il confine tra umanità ed animalità continui ad affievolirsi sempre di più. Guerzoni esamina dettagliatamente anche il pet market globale, passando in rassegna mode e follie (leggi: tatuaggi e piercing ma c’è molto molto altro). Il tutto senza giudizio alcuno. La gratitudine nei confronti di queste amabili creature non viene mai persa di vista perché è l’intenzione che anima questo libro: un riconoscimento per tutti i benefici che ogni giorno cani&gatti&co. apportano sul nostro equilibrio, il nostro benessere, la nostra felicità. Scusate se è poco.
HAI UN CANE? E’ LUI CHE TI HA SCELTO(A) – Yona Friedman & Balkis Pastore-Dobermann (Quodlibet)
“Un manuale di buone maniere dedicato ai nostri padroni”, per “vivere con gli altri senza essere né padroni né schiavi”, questo l’intento di Yona Friedman, architetto ungherese trapiantato in Francia, autore di questo libretto efficace nella sua essenzialità.
Grazie all’immediatezza del fumetto, Friedman fa parlare, indicandolo come coautore, il suo cane Balkis. Quel che ci racconta è che il cane non è un oggetto e non appartiene a nessuno, ha una sua personalità ben distinta ed è diverso da noi nel suo modo di pensare e comunicare.
“Diventare padrone di un cane è un onore che devi meritare”, perché per lui si sarà sempre unici al mondo, indipendentemente dall’età o dalle caratteristiche fisiche. Ascoltalo, osservalo, parlagli: la soluzione per conoscere e comprendere il carattere del fidato animale è semplice ma spesso trascurata. E la cosa più importante è dargli stabilità, un cane rassicurato è come fosse nel “Paradiso dei cani” e donerà un’amicizia e una fiducia totali importanti per la nostra autostima.
Con il cane è fondamentale dunque stringere un accordo di convivenza e comunione, ma soprattutto di diritto alla reciproca comprensione: sarà così che la formula “nella buona e nella cattiva sorte” diverrà una garanzia sicuramente più solida di quando viene sottoscritta con l’egregio o la gentile consorte.