Siamo sempre noi, qualunque sia il ruolo sociale che assumiamo
Negli ultimi anni si è molto discusso, in ambito professionale, di temi come autenticità e creatività e ci si è interrogati anche su come preservare la parte più vera di sé sul luogo di lavoro. È come se esistesse una scissione tra chi siamo come persone quando non lavoriamo, rispetto al ruolo che assumiamo in azienda. È giusto indossare una maschera e lasciare fuori dall’ufficio il nostro vero io, in nome di una ostentata professionalità che non lascia trasparire aspetti distintivi del nostro carattere? Sarebbe così deleterio portare noi stessi/e, con tutto il nostro vissuto, nell’esperienza lavorativa? Siamo davvero definiti da un ruolo, come se vivessimo in compartimenti stagni, oppure possiamo essere persone complete, “intere”, indipendentemente dal luogo in cui ci troviamo? Sono domande che ricorrono spesso nel dibattito sull’argomento e hanno ispirato la serie TV Scissione che, se non hai visto, ti invito a recuperare.
Cosa vuol dire portare tutto/a te stesso/a al lavoro?
L’autenticità di ogni persona sta nella propria unicità, che non è replicabile. Questo significa che ogni essere umano è fatto del proprio carattere, dei propri valori, ma anche di interessi, sogni, speranze, paure. Portare sé stessi/e, al lavoro come in altri luoghi, significa abbracciare questa unicità, senza finzioni. Portare questo bagaglio al lavoro vuol dire portare la propria esperienza e la propria prospettiva, che sono sempre valori aggiunti quando si parla di temi professionali come il problem solving o il creative thinking. Portare tutti/e sé stessi/e al lavoro non vuol dire smettere di avere filtri o raccontare ai colleghi dettagli della propria vita privata. Significa, invece, essere coerenti e riconoscibili nei vari ruoli sociali che assumiamo.
Vantaggi di portare se stessi/e al lavoro
Essere genuinamente noi anche al lavoro ci consente di performare meglio. Possiamo lavorare meglio in team, ci sentiamo più a nostro agio a correre dei rischi e a prendere decisioni creative. Siamo in grado di creare un ambiente lavorativo collaborativo e di alimentare la nostra curiosità intellettuale. Al contrario, se ci sforziamo di tenere separati il nostro vero io e il nostro alter ego lavorativo, rischiamo di fare molta più fatica, di prendere le distanze da quello che facciamo, a tal punto da non riuscire a goderci i successi, e rischiamo di andare incontro al burnout.
Leadership, autenticità e vulnerabilità
Nonostante questo, è ancora molto diffusa l’idea che la leadership si dimostri ostentando sicurezza e determinazione, senza lasciare trasparire le emozioni. In realtà, un vero leader è dotato di intelligenza emotiva e non ha paura di lasciar intravedere la propria vulnerabilità. In ambito professionale la vulnerabilità è il coraggio di affrontare task e problemi assumendosi dei rischi, incluso quello di fallire. Un vero leader è capace di investire nelle idee in cui crede, per quanto non convenzionali possano sembrare. Questo tipo di leader ispira i propri dipendenti e crea una cultura del lavoro improntata all’innovazione e al senso di missione.
Come portare tutto/a te stesso/a al lavoro
Continua a conoscerti meglio
Il punto di partenza è sempre la consapevolezza. Puoi iniziare da alcune domande potenti:
- Chi sei?
- Chi vuoi diventare?
- Quali sono i valori che guidano la tua vita?
- Cosa conta per te al di sopra di ogni altra cosa?
- Quali sono i tuoi obiettivi a medio e lungo termine?
A queste domande più generali puoi affiancarne altre più circostanziate, relative alle tue giornate:
- Qual è stato il momento più significativo della tua giornata e perché?
- Quale obiettivo vuoi portarti a casa domani?
Scrivi tutto sul tuo journal, così da annotare i progressi e gli eventuali cambiamenti che vuoi apportare.
Incoraggia il tuo team a portare il proprio Io Autentico al lavoro
Se sei un manager, invita i tuoi colleghi e i tuoi dipendenti a portare idee nuove e innovative basate sulla loro visione e sulla loro esperienza. Crea un’atmosfera di fiducia e inclusione, magari organizzando attività di socializzazione extralavorative da fare insieme.
Incoraggia la comunicazione con un dialogo aperto
Portare al lavoro il proprio Io Autentico non è un’azione immediata, soprattutto se i dipendenti sono abituati a svolgere le proprie mansioni senza aggiungere il proprio tocco personale. È importante creare un luogo in cui i membri del team si sentano sicuri e a proprio agio. Inizia chiedendo feedback su possibili idee e soluzioni e incoraggia un dialogo aperto, senza giudizio, e mostra che anche i fallimenti fanno parte del processo di realizzazione degli obiettivi.
Non smettere di crescere e di coltivare la curiosità
Avere un’attitudine alla crescita implica affrontare le sfide e i possibili errori come occasioni per imparare qualcosa di nuovo su di sé. Noi siamo persone in continuo cambiamento ed evoluzione, per questo è essenziale che continuiamo a coltivare la curiosità nei confronti di ciò che non conosciamo. Questo tipo di atteggiamento ci rende persone aperte e accoglienti e, di conseguenza, anche capaci di incoraggiare i nostri colleghi a mostrare la propria autenticità, sul luogo di lavoro come nella loro vita privata. È questa la migliore caratteristica di un leader.