Continua la rubrica a cura della nostra Money Coach Laura Guerinoni, che tutti i mesi ci spiega come possiamo migliorare il nostro rapporto con i soldi e gestire con serenità il nostro denaro.
Ti stai già preparando per i regali di Natale?
Se preferisci leggere…
Tra poco inizierà il periodo dell’Avvento, quel periodo per me magico e affascinante che ci accompagna al Natale.
Purtroppo questo periodo risulta essere anche uno dei più stressanti dell’anno e il motivo è abbastanza semplice da intuire: la corsa ai regali, che ci mette ansia da prestazione e spesso non ci fa vivere serenamente il mese di dicembre.
Guardando la definizione di regalo si legge: l’oggetto offerto per cortesia o per affetto nell’ambito di rapporti di consuetudine o di familiarità, di solito in una occasione determinata. Inteso nel suo vero significato regalo è un segno di sottomissione e sudditanza nei confronti della persona alla quale è destinato: vogliamo mostrare riconoscimento per ciò che ha fatto e proviamo un senso di devozione o ci sentiamo in debito nei suoi confronti. Il termine deriva dall’usanza spagnola di offerta (regalo) al re/sovrano, in cui prevale la dimensione dell’obbligo e della convenzione sociale.
A questa classificazione appartengono tutti quei regali che si fanno o ricevono senza che ci sia il minimo riferimento alla personalità di chi li riceve: l’ennesima cravatta, o l’ennesimo ombrello o un romanzo rosa a chi legge solo noir.
Questi regali appaiono freddi, scontati e banali e spesso finiscono per essere “riciclati” o ci si dimentica persino l’autore del gesto. Altre volte sembra di partecipare a una gara a chi fa il regalo più bello o costoso ma spesso si dimentica di pensare se possa davvero piacere a chi lo riceve: tipo regalare una stilografica Montblanc a chi usa solo penne a sfera (magari le classiche BIC).
Avete presente cosa succede quando qualcuno riceve questo tipo di regalo? Spesso sul suo viso appare un finto sorriso, e lo stesso fa chi lo consegna. L’idea che qualcuno ti abbia tenuto in considerazione è indubbiamente piacevole ma solo raramente puoi percepire un pensiero e un’attenzione reale in un regalo “fatto perché si deve fare”. Ecco, questo tipo di regali tolgono valore alle relazioni oltre che alleggerire il nostro conto corrente!
Il dono è tutta un’altra cosa
Il dono ha un altro valore: dal latino donum, evoca il dare all’altro, un gesto di offerta. Non è un regalo che fai alla persona ma alla relazione e all’affetto che condividi con l’altro, che arricchisce la vita di entrambi: è un omaggio ai sentimenti, un segno di gratitudine nei confronti della relazione con quella persona.
A questa categoria appartengono quei doni che fanno sorridere anche il cuore e commuovere quando li ricevi, quei pensieri che ci hanno colpito proprio perché sono riusciti a cogliere un aspetto di noi, che ci fanno sentire speciali e importanti per l’altro e che ci risultano difficilmente dimenticabili.
Quando li scarti ti danno la sensazione che quella persona conosca la tua personalità, che ti ha pensato, ti ha dato valore, ti ha dedicato del tempo per scegliere il dono giusto per te.
Spesso questo tipo di dono genera sorpresa ed emozioni in chi riceve, ma altrettanto in chi dona. Questi doni arricchiscono le relazioni, gli danno valore. Ci vuole coraggio nel donare perché significa aprirsi all’altro, esporsi, rivelare i propri sentimenti senza maschere, ci si assume anche il rischio di non essere apprezzati, capiti o di essere rifiutati.
Ok, e che cosa c’entra tutto questo discorso con il Money Coaching?
C’entra! E non solo perché per fare doni o regali servono anche i soldi, ma soprattutto perché questo 2020, che è un anno davvero fuori dagli schemi (pandemia, lock down, impatti economici, cambio di abitudini e stili di vita) potrebbe essere l’anno giusto per fare un cambiamento anche nei confronti del Natale: continuare a fare regali o iniziare a fare doni?
Ripensate agli ultimi Natali: siete in grado di ricordare le emozioni e le sensazioni che avete provato per ogni regalo acquistato? O ricordate solo l’ansia per prendere tutto in tempo o quella per l’arrivo dell’estratto conto della carta di credito? E la frase che ogni anno al 26 dicembre vi dite – l’anno prossimo basta regali! – e poi immancabili ogni anno ricadete nel loop della frenesia e degli acquisti compulsivi.
In questo 2020 vi lancio una sfida: rompete i soliti schemi, provate a scegliere a chi fare un dono, che cosa fare, e quanto siete disposti o potete spendere per quello specifico dono. Fate una lista e per ogni acquisto oltre a segnare l’importo (non vogliamo rischiare il rosso anche quest’anno), prestate attenzione a come vi sentite nel momento dello specifico acquisto, alle vostre emozioni, e scrivetele accanto ad ognuno. Potreste ritrovarvi felici a fare un dono al vostro vicino di casa, o alle maestre di scuola, piuttosto che quello per qualche zio, cugino.
Datevi la possibilità di donare liberamente e senza obblighi, e il beneficio sarà non solo economico.