Se hai mai provato un percorso di coaching, sai che il suo approccio si fonda sulla progettualità: ci si dà degli obiettivi — sfidanti, specifici e misurabili nel tempo — e si mette a punto un progetto per realizzarli. Fare progetti implica ragionare per step e fare una programmazione meticolosa. Uno dei segreti per una buona programmazione è lasciare nel proprio planning un margine per gli imprevisti piuttosto ampio. Questo permette di modificare la propria programmazione in corso d’opera e di adattarla alle circostanze.
Ma cosa succede quando un imprevisto gigantesco — tipo, che so, una pandemia — rischia di far saltare tutto il progetto? Come si affronta un cambiamento improvviso che ti travolge come uno tsunami? E come si gestisce il senso di incertezza che ne deriva?
Come gestire pensieri ed emozioni negativi
Prima di passare all’atto pratico, dobbiamo occuparci dei pensieri e delle emozioni legati all’evento imprevisto. Il mindset ha un peso notevole sulla buona riuscita del progetto. Prova ad avere queste accortezze:
- Limita i pensieri negativi. Sappiamo che i nostri pensieri creano la nostra realtà, ossia che la realtà non è, di per sé, oggettiva ma la percezione che ne abbiamo dipende dall’interpretazione che ne diamo. Per questo motivo, cerca di non nutrire pensieri negativi rispetto all’evento in questione. Consideralo in modo neutro: è “semplicemente” un ostacolo da superare. Se riesci a oggettivarlo, sarai in grado anche di ridimensionare tutte quelle emozioni considerate negative (come paura, angoscia, ansia).
- Focalizzati su ciò che puoi controllare. Siccome possiamo agire solo su ciò che dipende da noi, concentrati su quello che puoi fare e smetti di preoccuparti degli elementi che sfuggono al tuo controllo. Di certo non sarai in grado di controllare ogni situazione che incontri nella vita ma puoi imparare a gestire i tuoi pensieri e il tuo modo di reagire rispetto all’incertezza.
- Non resistere al cambiamento. La tentazione di stringere i denti e di aspettare che il peggio passi è molto forte. Ma restare immobile non solo non ha senso, è anche impossibile. Come si dice, l’unica cosa certa della vita è il cambiamento e uno dei parametri per misurare la nostra maturità emotiva è proprio la capacità di adattarci alla realtà che cambia. Più resisti al cambiamento, più fatica farai per adattarti allo status quo.
- Datti tempo e non giudicarti. Quando un cambiamento improvviso ti destabilizza, è normale provare rabbia, sconforto, ansia e una serie di emozioni “difficili”. Accogli quelle emozioni, non trascurarle. Datti il tempo di processarle e, soprattutto, non ascoltare la voce giudicante che ti suggerisce che non sei forte abbastanza. Resta per un po’ con le tue emozioni, rifletti su ciò che vuoi fare e poi, solo poi, agisci.
Come raggiungere i tuoi obiettivi se la tua realtà cambia
A questo punto puoi riprendere in mano i tuoi obiettivi e il relativo progetto messo a punto per realizzarli. Se la situazione di partenza è cambiata, puoi trovare modi alternativi di realizzare il tuo progetto. Ti suggerisco di considerare una serie di aspetti che possono aiutarti a fronteggiare una fase di incertezza.
- Consapevolezza. Prendi atto di quello che è accaduto e, a partire da lì, riprendi a costruire. Se le condizioni del tuo progetto sono cambiate, non puoi sperare che le cose si aggiustino, devi prendere coscienza della nuova realtà.
- Accettazione. Accetta che la realtà di partenza è cambiata, senza protestare. Accettazione non vuol dire rassegnazione ma smettere di combattere contro ciò che non puoi cambiare. Se dai spazio al risentimento, al senso di ingiustizia, ti sentirai una vittima e farai fatica a ripensare la tua realtà.
- Valutazione delle risorse. Chiediti quali risorse hai, in termini non solo economici ma anche di competenze, contatti, mezzi, per far fronte alla nuova situazione. Magari puoi chiedere un aiuto esterno, se hai una carenza che può essere colmata facilmente con l’aiuto di un amico o con il ricorso a una consulenza.
- Investimento. Se stai affrontando un momento di incertezza, può sembrare un controsenso investire per migliorare il proprio progetto. Valuta se vale la pena investire nel tuo progetto le risorse che hai a disposizione. E se ritieni che ne valga la pena, investire proprio in questo frangente può essere l’occasione per migliorare il tuo progetto e compiere quei passi che per troppa prudenza non ti decidi mai a fare. Se l’imprevisto è bello grosso, anche il cambiamento lo sarà.
- Flessibilità di pensiero. Chiediti se il tuo progetto può essere rivisto e riadattato alla nuova situazione. In pratica, chiediti se puoi raggiungere gli stessi risultati attraverso strade diverse. Puoi trasformare il tuo progetto in modo che sia comunque funzionante?
- Creatività. Senza scadere nel luogo comune di trasformare gli ostacoli in opportunità, chiediti se questa nuova situazione può aprire scenari a cui non avevi pensato. I limiti e i vincoli favoriscono il pensiero laterale creativo. L’emisfero destro del cervello prende il sopravvento su quello razionale, sopperendo a una carenza momentanea. E via alle idee creative.
- Contingenza e prospettiva. Lavora sul qui e ora, adatta il tuo progetto alla nuova realtà con le dovute modifiche, ma non dimenticare mai di guardare avanti. Puoi scegliere di lavorare in emergenza, certo, e di tamponare. Ma tieni sempre in conto che l’imprevisto che si è verificato potrebbe trasformarsi in una situazione permanente. Allarga il raggio della tua visione e immagina quali saranno gli step successivi del tuo progetto.
Per affrontare un cambiamento imprevisto e l’incertezza che ne deriva, quindi, devi lavorare sia sul pianto interiore, sviluppando un mindset positivo e propositivo, sia sul piano pratico, rivisitando il tuo progetto in modo strategico. E ricorda: non smettere mai di fare progetti per il futuro.
Se ti trovi nella situazione di dover affrontare un grande cambiamento e rivedere un tuo progetto, il coaching può aiutarti. Un coach non ti dice cosa fare, ma ti aiuta a pensare meglio, e in sessione non si concentra sul problema, ma si focalizza sulla soluzione, promuovendo lo sviluppo di nuove strategie per pensare e agire.